L’Athena di Soc. Gen. si fa in due
L’Athena Semiannual della francese Société Générale apre la finestra per il rimborso anticipato con cadenza semestrale
Vuoi per la sua composizione, ovvero le 50 società a maggior capitalizzazione dell’euro zona, vuoi per il mercato di riferimento, ovvero quello europeo, quale hub commerciale tra Stati Uniti e Medioriente, l’indice Eurostoxx 50 ha avuto un comportamento a dir poco erratico in questo primo semestre del 2011, alternando rapidi rally a brusche correzioni che hanno portato ad un bilancio di sostanziale parità rispetto ai livelli di fine 2010. Esattamente sull’onda dell’ultimo massimo raggiunto a fine aprile, un inedito certificato Athena firmato da Societé Générale ha fissato il proprio strike prima di essere emesso. In dettaglio, la novità dell’emittente francese che Borsa Italiana ha ammesso alle contrattazioni sul Sedex dallo scorso 31 maggio, prende il nome di Athena Semiannual (codice Isin IT0006719014) e a un mese e mezzo dal rilevamento dello strike pari a 2919,05 punti già vede il sottostante al di sotto del valore iniziale di circa il 5%. L’Eurostoxx 50 infatti, dopo aver reagito positivamente al miglioramento della crisi ellenica superando quota 3000 punti, ha intrapreso un trend correttivo, alimentato dalla pubblicazione di deludenti dati economici USA e dall’ennesimo downgrade di Moody’s sulla Grecia, arrivando a perdere il 9,15% dal top di inizio maggio.
Il certificato della francese Société Générale, tuttavia, grazie ad una serie di rilevazioni semestrali mirate ad ottenere il rimborso anticipato del nominale maggiorato di un coupon annuo del 7,7%, permette di poter puntare sul recupero dell’indice sfruttando una maggiore reattività. Entrando nel dettaglio, l’Athena Semiannual ha la scadenza tra nove semestri, ovvero il 15 ottobre 2015, e se a tale data l’indice europeo si presenterà con una quotazione compresa tra i 1751,43 punti della barriera e lo strike, garantirà il rimborso del nominale, pari a 100 euro. Per valori uguali o inferiori al 60% dello strike iniziale, ovvero alla barriera, il rimborso replicherà la performance effettiva del sottostante dall’emissione. Per variazioni positive rispetto allo strike invece, il rendimento sarà per qualsiasi livello, pari al 34,65%, ovvero il 7,70% annuo.
Nella struttura del certificato sono incluse otto opzioni autocallable. Con cadenza semestrale a partire dal prossimo 8 ottobre, se il prezzo di chiusura del sottostante osservato in tale data sarà maggiore o uguale al valore iniziale di 2919,05 punti, l’esercizio automatico dell’opzione di estinzione anticipata determinerà il rimborso del nominale con un premio, a memoria, pari al 3,85%. Osservando l’attuale quotazione di 95,10 euro, questa appare perfettamente in linea con la variazione negativa del sottostante dall’emissione, benché sia necessario ricordare che le strutture Express non godono di una reattività lineare rispetto al sottostante. In quest’ottica, pertanto, la quotazione corrente è spiegata piuttosto con l’incremento della volatilità. L’acquisto a tali prezzi determinerebbe pertanto un rendimento annuo del 9,24%, se il certificato venisse rimborsato alla scadenza nella misura massima, ed un premio di consolazione dell’1,14% annuo per perdite del sottostante inferiori al 36,88% dallo spot corrente.