CJ883: I certificati sempre verdi

La guerra dei dazi sta facendo sentire i suoi effetti e le parole di Jerome Powell scuotono Wall Street. Il presidente della Fed ha avvertito che la banca centrale potrebbe trovarsi ad affrontare difficili compromessi nel tentativo di proteggere l’economia statunitense dalle conseguenze della guerra commerciale del presidente Trump. Powell ha affermato che l’amministrazione della Casa Bianca «sta operando cambiamenti di linea rilevanti, in particolare sul commercio, i cui effetti dovrebbero allontanarci dai nostri obiettivi di inflazione e crescita» segnalando una pausa nei tagli ai tassi.
I riflettori si sono accesi anche sul rischio di credito in netto deterioramento: il Markit CDX Investment Grade si è allargato fino a 71,9 punti, segnando nuovi massimi recenti, mentre il Markit High Yield è a 102,76 punti, evidenziando l’aumento della percezione di rischio nei segmenti corporate più vulnerabili.
In questo contesto diventa difficile operare delle scelte di investimento, ma è anche vero che con i dovuti accorgimenti, nelle fasi più turbolente dei mercati, si possono cogliere le migliori opportunità. L’Ufficio Studi di Certificati e Derivati si è messo in moto e dagli oltre 10.000 certificati di investimento negoziati sul mercato italiano ha scovato una selezione di “sempre verdi”, ovvero di quei certificati che mostrano un’analisi di scenario in profitto anche a fronte di variazione del sottostante negative del 70%.
Tra questi anche una nuova emissione targata Marex, un Fixed Cash Collect Airbag Step Down legato a quattro delle Magnificent 7. Si tratta di un certificato scritto su Meta, Microsoft, Nvidia ed Apple che, grazie ai premi periodici mensili incondizionati dello 0,78% e all’opzione Airbag, consente di ottenere a scadenza un rendimento leggermente positivo anche a fronte di un -70% di uno dei sottostanti, puntando, negli scenari positivi (fino al -48% del sottostante peggiore) ad un ritorno dell’8,88% annuo.