CJ853: Dove ci eravamo lasciati
Un fulmine a ciel sereno: così potremmo definire quello che è successo nel corso del mese delle vacanze sui mercati azionari. Nei primi giorni di agosto a turbare le partenze dei vacanzieri è stato il crollo record di oltre 12 punti percentuali del Nikkei 225 che ha trascinato al ribasso tutti i listini mondiali e ha fatto impennare il Vix poco al di sotto della soglia del 65%, come non si vedeva dal periodo post covid. Tuttavia, proprio facendo un raffronto con quei frangenti, il movimento è stato talmente veloce da non aver influenzato le strutture opzionali dei certificati. Il mese di agosto, infatti, si è chiuso con un bilancio positivo, a guidare i rialzi il nostro FTSE Mib con un +7,35%, ma l’ultimo quadrimestre dell’anno si prospetta ricco di eventi che potrebbero influenzare l’andamento dei mercati, e come visto proprio in agosto, i movimenti potrebbero essere anche violenti, anche se non da escludere una prosecuzione del rialzo. In questo contesto il nostro Ufficio Studi ha selezionato alcuni interessanti opportunità che si differenziano per grado di rischio e rendimento e che si prestano a soddisfare le diverse aspettative sui mercati.
Per chi vuole massimizzare l’asimmetria offerta dal segmento dei certificati di investimento, sfruttando ancora il supporto dato dai tassi di interesse, sul mercato sono presenti delle strutture che consentono di limitare gli impatti negativi senza sacrificare troppo il rendimento: tra questi spiccano le strutture Fixed Cash Collect Airbag. Una nuova emissione di Marex mostra tutte le potenzialità di questa struttura con un’analisi di scenario “tutta verde”: questo significa che a fronte di un andamento particolarmente negativo del sottostante peggiore, anche fino al -70%, grazie al contributo dell’opzione Airbag e dei premi periodici incondizionati, in bilancio dell’investimento nel certificato è di poco negativo (-0,69%). I sottostanti sono Stellantis, STMicroelectronics, Banco BPM ed Unicredit, i primi due con strike rilevati sui valori correnti, che con una barriera al 50% permettono di puntare ad un rendimento di circa l’8% annuo.