Obbligazionario sprint
Da Leonteq due soluzioni per spingere sull’acceleratore sull’obbligazionario con due Outperformance legati al PIMCO Global Investor Income
Le curve di rendimento schiacciate allo zero, se non addirittura sotto per larghi tratti, rende complicata la vita alla parte del proprio portafoglio agganciata ai titoli obbligazionari. È pur vero però che tale contrapposizione ancora è utilizzata per una migliore e più efficiente gestione del rischio. Presi singolarmente, tutti i fondi obbligazionari risultano avere poche possibilità di rendimento e a volte le commissioni di gestione fanno fatica ad essere coperte dai guadagni generati dai
bond sottostanti. Tuttavia, nei portafogli di investimento e nell’ambito della consulenza tali fondi rappresentano una quota importante, per di più per le finalità poc’anzi descritte. In tale scenario possono tornare decisamente utili i due nuovi Outperformance firmati Leonteq nati con il chiaro intento di offrire soluzioni di switch dal relativo sottostante, nello specifico un fondo obbligazionario di qualità, su un certificato agganciato al medesimo fondo ma che sfrutta un effetto leva aggiuntivo solo in caso di performance positive per cercare di potenziare il rendimento generato dalla gestione attiva.
Il sottostante dei nuovi Outperformance è il fondo PIMCO Global Investor Income Fund, classificato con tre stelle Morningstar, che investe principalmente in una gamma di titoli a reddito fisso emessi da società o governi di tutto il mondo. Attualmente il fondo è investito per l’89,47% in obbligazioni, il 2,80% in liquidità, lo 0,85% in azioni e il 6,88% in altri strumenti. Per quanto riguarda la parte obbligazionaria l’attuale focus sul rating dei titoli sottostanti raggruppa tutti prestiti obbligazionari investment grade con rating A o superiore. Sul fronte delle performance storiche il fondo, in linea con il proprio benchmark, ha registrato una performance annualizzata dello 0,94%, ovvero il 4,04% ad un anno, il 2,36% a tre anni. I due certificati studiati da Leonteq consentono di avere accesso prima di tutto ad una fiscalità efficiente rispetto a quella che si avrebbe rimanendo investiti sul fondo. Altro elemento distintivo è la partecipazione del 300% a partire dal livello di fixing iniziale di 13,86 euro di NAV (Net Asset Value) del fondo. Ciò significa che le sole performance positive a partire da tale strike iniziale saranno moltiplicate per l’effetto leva del 300% senza alcun vincolo ai rendimenti massimi perseguibili. Di contro in caso di performance negative a scadenza sotto tale livello, il rimborso sarebbe esattamente pari a quello che si avrebbe rimanendo investiti nel fondo sottostante. I due certificati, di fatto identici per caratteristiche di payoff ma differenti dal punto di vista della scadenza (3 o 5 anni) fanno parte della categoria dei certificati a capitale non protetto in quanto nessuna opzione di protezione o barriera è prevista in caso di performance negative. Sono
però dotati di effetto partecipativo più che proporzionale utile ad amplificare i rendimenti che in prospettiva dovrebbero essere piuttosto contenuti anche in considerazione dell’attuale duration del fondo (2,25 anni). Due prodotti che possono far sfruttare a pieno tutte le potenzialità del matrimonio tra risparmio gestito r certificates con Leonteq che si conferma particolarmente attenta a poter soddisfare le esigenze dei risparmiatori anche in ottica di gestione di portafoglio.