Leonteq sbarca sul Sedex di Borsa Italiana
L’emittente svizzero amplia la propria offerta e punta a crescere in Italia
Prosegue senza soste la crescita di Leonteq sul mercato dei certificates italiano. L’emittente svizzero ha quotato nei giorni scorsi il primo prodotto sul Sedex di Borsa italiana, espandendo quindi la propria offerta, che già contava oltre 400 certificati di investimento sull’EuroTLX. È molto ampio il ventaglio di prodotti che potranno essere quotati sulla base del prospetto che ha ricevuto il via libera dalla Bafin, il regolatore tedesco per il settore finanziario. Fra questi troviamo certificati di investimento di tipologia Bonus, Bonus Inverse, Express, ed anche Inverse Express. “L’approdo sul Sedex rappresenta un passo importante per la società nel suo percorso di espansione sul mercato italiano” ha commentato Marco Occhetti, managing director di Leonteq Securities “negli ultimi anni i volumi complessivi del settore sono cresciuti notevolmente, con un vero e proprio boom nel 2018 e nel 2019. Leonteq è pronta ad ampliare la sua offerta al fine di rispondere a tutte le esigenze degli investitori”. Va poi segnalato come l’emittente svizzero, quotato sin dal 2012 sulla Borsa di Zurigo con una capitalizzazione di circa 600 milioni di franchi, si sia riservato anche l’approvazione per presentare prodotti anche nel segmento leverage, con Minifuture, Warrant e Knock Out Warrant.
Operativamente parlando, il primo prodotto lanciato da Leonteq sul Sedex (ISIN CH0499660642) è un express certificates, legato a tre big di Piazza Affari sul settore finanziario: Mediobanca, Unicredit e Intesa.
La barriera è particolarmente ampia, pari al 50%, a fronte di una cedola pari al 2,25% pagata trimestralmente. Sostanzialmente se nessuno dei tre sottostanti in questione dovesse perdere una percentuale pari o superiore al 50% rispetto al prezzo di fixing iniziale, l’investitore otterrebbe un rendimento pari al 9% annuo, grazie alle quattro cedole trimestrali. I valori iniziali sono pari a 2,253 euro per Intesa Sanpaolo (con barriera cedolare e capitale a 1,127), 10,59 euro per Mediobanca (con barriera a 5,295) e 11,742 per Unicredit, con una barriera pari quindi a 5,871 euro.
Il certificato ha una scadenza pari a tre anni, con una data di osservazione finale fissata al 21 ottobre 2022, sono tuttavia presenti dieci finestre in cui potrebbe attivarsi l’opzione autocallable (a partire dalla data di osservazione del 21 aprile 2020), con il risultato di accorciare anche sensibilmente la vita del prodotto. Se i sottostanti dovessero trovarsi al di sopra del valore di fixing iniziale, l’investitore riceverebbe tutte le cedole dovute fino a quel momento, più il rimborso del capitale iniziale. Sul certificato è inoltre presente l’effetto memoria: se una cedola non dovesse essere distribuita, non sarebbe definitivamente persa, ma sarebbe portata a memoria, con la possibilità di recuperarla in una delle successive date di osservazione.
A scadenza sono presenti due scenari: se tutti i sottostanti dovessero trovarsi al di sopra dei rispettivi valori barriera, l’investitore riceverebbe l’ultima cedola dovuta (ed ogni eventuale coupon precedentemente non pagato e portato a memoria), più il rimborso dell’intero capitale nominale. Viceversa, se uno o più sottostanti dovessero trovarsi al di sotto dei valori barriera, l’investitore riceverebbe il capitale nominale decurtato della perdita percentuale fatta registrare dal sottostante con la performance peggiore.