E’ uscito il Certificate Journal n.602
La tassazione sulle rendite finanziarie è anche per il 2019 un tema che alimenta il dibattito tra investitori e consulenti, dal momento che il 26% dei guadagni conseguiti sulle asset class tradizionali, vedi fondi o ETF, finisce inevitabilmente nelle casse del fisco senza alcuna opportunità di compensazione con le minusvalenze che altrettanto inevitabilmente si vengono a creare all’interno di un portafoglio ben gestito e diversificato. L’esistenza di uno zainetto fiscale intestato a ciascun investitore, dentro il quale vanno ad accumularsi tutte le minusvalenze generate e l’acquisita consapevolezza di poterlo svuotare entro 4 anni realizzando delle plusvalenze di natura finanziaria “ diversa”, hanno spinto il vento verso i certificati, gli unici strumenti finanziari caratterizzati da una fiscalità in grado di permettere la compensazione tra plus e minusvalenze. L’opportunità offerta dai certificati a chiunque abbia delle minusvalenze generate da fondi, ETF, obbligazioni o azioni, è di quelle da cogliere al volo, soprattutto se si considera che anche gli eventuali proventi periodici concorrono alla creazione di redditi diversi. L’approfondimento di questo numero speciale che anticipa le festività pasquali, durante le quali il CJ non sarà pubblicato, è interamente dedicato al tema del recupero delle minusvalenze, necessariamente da affrontare con diversi mesi di anticipo sulla scadenza perentoria del 31 dicembre 2019 o su quelle degli anni successivi. Quali certificati è possibile utilizzare, quali sono le differenti interpretazioni della fiscalità sulle cedole da parte dei diversi intermediari e quali opportunità ha a disposizione oggi l’investitore, il tutto è in questo numero che dedica anche spazio a una particolare opzione che offre una seconda chance a chi ha sbagliato titolo. L’innovazione di prodotto che caratterizza l’industria dei certificati ha infatti consentito già da diversi mesi di utilizzare per i propri investimenti una particolare tipologia di Phoenix Memory che prevede l’eliminazione permanente dei titoli peggiori all’interno del basket sottostante. Il certificato della settimana, analizzato per voi, è quindi un New Chance che consente ad esempio di investire sul titolo Bayer, finito sotto i riflettori nell’ultimo mese per la causa Monsanto e su altre big internazionali, sapendo che si potrà ottenere un rendimento annuo del 9%, beneficiando al contempo dell’opzione che lascerà nel basket solo i titoli migliori. Per la rubrica dei prodotti a leva, spazio alle varie opportunità legate agli indici americani. Prima di lasciarvi alla lettura, vi auguro serene feste.