E’ uscito il Certificate Journal n.592
La stagione delle trimestrali è entrata nel vivo e per il momento non sono mancate le sorprese. Brillanti e da record i numeri di molti titoli del settore bancario, da Intesa Sanpaolo a Unicredit passando per Banco BPM e BPER, meno buoni quelli di FCA e UBI ma nonostante i risultati sopra le attese, gran parte dell’entusiasmo si è presto spento a causa dei dati sempre più neri che riguardano la nostra economia. La revisione delle stime di crescita da parte della Commissione Europea, che ci vede destinati a crescere solamente dello 0,2% nel 2019, molto al di sotto dell’1% su cui si basa l’impianto della manovra, ha causato una nuova fiammata dello spread ( 283 bp) e la vendita di tutti gli asset bancari. A questo si aggiungano le tensioni prolungate sul fronte dazi tra Usa e Cina e il quadro rischia di tingersi nuovamente di rosso dopo un gennaio di tregua. L’approfondimento settimanale guarda al ribasso e ai certificati “ reverse”, caratterizzati cioè da un profilo ribassista in grado di offrire protezione e copertura nei portafogli o semplicemente di permettere di trarre profitto , senza ricorrere alla leva finanziaria, da eventuali discese dei mercati. Non ha facoltà ribassista ma è dotato di un Airbag in grado di reggere all’urto anche dei più pervicaci ribassi , il Phoenix Memory analizzato come Certificato della Settimana. Emesso sul finire del 2018 sui minimi, il certificato sta tornando proprio in queste ore a ridosso dei 1000 euro dopo aver viaggiato per tutto il mese di gennaio oltre i 1040 euro, motivo per cui potrebbe essere questo il momento giusto per inserirne delle quote in portafoglio in virtù dell’ampia protezione ( 50%), dell’Airbag che agisce sotto barriera e del flusso cedolare mensile ( 6% p.a.). Sempre con gli occhi puntati ai conti e ai possibili scenari futuri, siamo andati a vedere quali strumenti a leva possono essere utili per cavalcare la volatilità sul titolo Unicredit che nelle ultime settimane lotta con la soglia psicologica dei 10 euro.