Se anche Berlino scala la marcia…
La locomotiva tedesca rallenta e anche l’Europa rischia di fermarsi nuovamente dopo i deboli segnali di ripresa arrivati negli ultimi trimestri. Le tensioni geopolitiche che hanno tenuto banco nell’ultima settimana hanno in parte messo in secondo piano il campanello d’allarme lanciato dalla Bundesbank circa la brusca frenata dell’economia teutonica tra aprile e giugno. Archiviato il trionfo ai campionati del Mondo in Brasile, Berlino deve fare i conti con un la probabile battuta d’arresto del secondo trimestre dell’anno dopo l’inizio d’anno scintillante (+0,8% t/t nel primo quarter) per la prima economia dell’eurozona che da sola conta per il 29% della ricchezza totale dei 17 Paesi dell’area. La prima lettura sul Pil del secondo trimestre arriverà il 14 agosto, ma la Bundesbank prevedendo nel bollettino mensile di luglio una “scalata di marcia” da parte della congiuntura tedesca che probabilmente registrerà una crescita zero rispetto al primo trimestre. Frenata che ha riguardato soprattutto l’attività di costruzione in aprile e maggio dopo il boom dei mesi invernali (caratterizzati da una temperatura mite record che ha alimentato soprattutto l’attività edile).