Il ritorno del Twin Win
A grande richiesta torna il Twin Win con una nuova emissione di Banca IMI legata all’Eurostoxx 50. La vera novità è la barriera a scadenza
Mancava da tempo sul mercato italiano, a causa della volatilità troppo bassa per permetterne un’adeguata costruzione e di un recente passato costellato da eventi barriera che ne hanno minato le potenzialità in ottica di gestione di portafoglio, il Twin Win Certificate che tra il 2007 e i primi mesi del 2009 ha segnato una tappa fondamentale nel processo di crescita e sviluppo del segmento dei certificati. Caratterizzato da un profilo di payoff tale da consentire di guadagnare in ambo le direzioni, trasformando cioè in plusvalenze le perdite del sottostante fintanto che non viene raggiunta e violata la barriera, il Twin Win viene riproposto agli investitori in questi giorni in cui la volatilità è tornata a farsi sentire con un collocamento lanciato da Banca IMI. In sottoscrizione fino al 24 febbraio, il certificato si propone di migliorare l’efficienza di un portafoglio azionario sfruttando una serie di caratteristiche quasi inedite per il mercato domestico, che vanno da una durata di soli tre anni all’osservazione della barriera solo ed esclusivamente alla scadenza. Più in particolare, per permettere agli investitori di porre al riparo da una possibile correzione dei mercati gli eventuali guadagni ottenuti nell’ultimo anno o semplicemente per attuare una forma di copertura del portafoglio, Banca IMI ha strutturato il nuovo Twin Win legandolo all’indice Eurostoxx 50 e prevedendo che alla scadenza fissata per il 27 febbraio 2017 venga liquidato un rimborso condizionato al verificarsi di tre distinti scenari, tutti indipendenti da ciò che sarà accaduto nel corso dei tre anni. Il primo, che non comporterà alcuna rinuncia rispetto all’investimento diretto nel sottostante se non quella dei dividendi, consentirà in caso di rialzo dell’Eurostoxx 50 di approfittare interamente del progresso realizzato senza alcun limite di rendimento. Pertanto, ipotizzando per l’indice delle blue chips dell’area Euro un proseguimento del trend rialzista, tale da produrre una performance del 30% dai valori di emissione a quelli di scadenza, il rimborso ammonterà a 1300 euro ogni 1000 euro nominali.
I due restanti scenari sono invece derivanti da un andamento negativo del sottostante e sono entrambi vincolati all’osservazione del livello barriera, posto al 66,5% dello strike, che avverrà solo alla data di scadenza, in linea con le attuali tendenze che vogliono le barriere di tipo discreto per non subire gli effetti negativi di eventuali picchi di volatilità. Pertanto se l’Eurostoxx 50 a scadenza verrà rilevato al di sopra del livello barriera, verrà riconosciuta in positivo, ribaltandone il segno, la performance realizzata nella misura del 50%. In questo senso, a fronte di un ribasso del 20% del sottostante verranno riconosciuti i 1000 euro nominali maggiorati del 10% per un totale di 1100 euro. Qualora invece l’indice si troverà al di sotto della barriera, il rimborso avverrà in funzione del livello raggiunto con il rimborso massimo di 665 euro, replicando pertanto l’andamento del sottostante.
Un certificato che quindi si adatta a tutte le stagioni fintanto che i ribassi siano contenuti entro il livello barriera. Rispetto alle emissioni del passato, le condizioni di mercato e l’adozione di una barriera discreta, non hanno permesso all’emittente di proporre uno strumento con partecipazione integrale anche al ribasso.