Una settimana di fuoco
Giorni decisivi per un Athena di BNP Paribas.Un minirally dell’Eurostoxx 50 accenderebbe la micciaTra i certificati che stanno per andare incontro ad una data di rilevazione del sottostante, ai fini del possibile rimborso anticipato o semplicemente per il pagamento di una cedola, l’Athena di BNP Paribas sull’indice Eurostoxx 50, avente codice Isin XS0343051701, spicca per caratteristiche e potenzialità di breve e medio termine. Questo perché a stretto giro di posta, in caso di mini rally dell’indice sottostante, è in grado di regalare un gain da capogiro, ma anche perché in mancanza dell’accelerazione necessaria dell’indice, alla scadenza del prossimo anno potrebbe offrire un rendimento ancora più elevato.Più nel dettaglio, il certificato su cui ci soffermiamo questa settimana è un Athena Certificate emesso dall’istituto francese a marzo del 2008, allorché l’indice Eurostoxx 50 quotava di poco al di sopra dei 3700 punti. Lo strike del prodotto è stato fissato il 29 febbraio 2008 a 3724,5 punti con la barriera che è stata fissata al 70% di tale livello, ossia a 2607,15 punti.
Barriera che servirà solamente nel caso in cui si arrivi alla scadenza naturale, e i trigger decrescenti utili per verificare le condizioni necessarie per il rimborso anticipato. In particolare, con cadenza annuale rispetto all’emissione, il certificato prevede una serie di rilevazioni intermedie con premi crescenti e trigger decrescenti, rispettivamente nella misura dell’8% e 5% annuo. Per chiarire, partendo dai 3724,5 punti dello strike, alla prima data di rilevazione del 26 febbraio 2009 sarebbe stato sufficiente un livello di chiusura dell’indice almeno pari al suo 95% per far scaturire il rimborso anticipato automatico del prodotto con un premio dell’8% sul nominale. La rilevazione del sottostante a 2021,14 punti, in piena crisi finanziaria globale, ha evidentemente impedito al certificato di vedere esercitata l’opzione autocallable e ha rimandato di 12 mesi l’appuntamento con una nuova finestra di uscita. Alla seconda data di osservazione, il 26 febbraio 2010, sarebbe stato sufficiente un livello dell’indice pari al 90% dello strike, ovvero pari a 3352 punti, per far scattare l’opzione di richiamo anticipato per un ammontare complessivo di 116 euro. Anche in questo caso, tuttavia, la rilevazione dell’indice a 2728,47 punti non è bastata per soddisfare le condizioni richieste e pertanto il terzo e ultimo appuntamento intermedio è fissato per il prossimo 28 febbraio. A questa data, un rimborso pari a 124 euro verrà riconosciuto ai possessori del certificato se l’Eurostoxx 50 sarà ad un livello non inferiore all’85% dello strike, ovvero a 3165 punti. L’opportunità di poter incassare 24 euro di premio sul nominale e di ottenere quindi una plusvalenza del 25% sui 99,7 euro di possibile acquisto al Sedex è pertanto subordinata al recupero da parte dell’indice europeo di un gap del 4% circa dai 3040 punti correnti, una percentuale probabilmente troppo elevata per il breve periodo di tempo a disposizione ma non impossibile da realizzare. Si tenga conto, peraltro, che l’elevatissima reattività dello strumento, che in pochi giorni potrebbe passare da una valutazione inferiore ai 100 euro a una di 124 euro, consente di amplificare considerevolmente anche le minime variazioni dell’indice. Supposto che l’evento di rimborso anticipato non trovi verifica, anche in considerazione del pessimo avvio di settimana causato dallo scoppio delle tensioni in Libia, l’attenzione si sposterà alla scadenza del 27 agosto 2012, data in cui il trigger si abbasserà ulteriormente.
In quella data, infatti, per ottenere il rimborso dei 100 euro maggiorati dei 4 coupon annui, per un totale di 132 euro, sarà sufficiente una rilevazione dell’indice pari o superiore all’80% dello strike, ovvero pari a 2979,6 punti. Viceversa, una rilevazione inferiore ma maggiore della barriera posta a 2607,15 punti, farà attivare l’opzione di protezione condizionata del capitale con il rimborso dei 100 euro; infine, solamente al di sotto della barriera il rimborso seguirà le classiche regole dei certificati di tipo benchmark, riflettendo appieno le perdite subite dal sottostante dallo strike. A questo punto, considerando possibile l’acquisto al di sotto del nominale, l’analisi di scenario indica che per chi si attende un futuro prossimo a bassa volatilità, il certificato è in grado di sovraperformare il sottostante nel range compreso tra un ribasso del 14% e un rialzo del 32% dai valori attuali. Attenzione però ai dividendi stimati: secondo quanto indicato dalle opzioni corrispondenti, l’Eurostoxx 50 dovrebbe perdere circa 198 punti entro la scadenza di agosto 2012.