DALLA CEDOLA AL BONUS
Partenza sotto la pari al Sedex per due Bonus Autocallable Plus che Banca IMI ha quotato per investire su FTSE Mib ed Eurostoxx 50. Focus sulle opportunità
E’ stato analizzato dal Certificate Journal durante la fase di collocamento, terminata lo scorso 30 maggio, e torna d’attualità con la quotazione ufficiale sul mercato secondario di Borsa Italiana avvenuta sotto la pari, che lo rende accessibile anche a chi non avesse potuto approfittare della finestra di sottoscrizione dedicata al Private Banking del gruppo, un Bonus Autocallable Plus che Banca IMI ha strutturato sull’Eurostoxx 50 fondendo le caratteristiche peculiari di due delle strutture più apprezzate dagli investitori. Il certificato, negoziabile al Sedex dallo scorso 9 luglio, rappresenta infatti il connubio ideale tra le opzioni che caratterizzano le emissioni di tipo Bonus senza Cap con quelle dei certificati Express con prima cedola incondizionata. Più in particolare, questa verrà riconosciuta in percentuale fissa prestabilita senza alcun vincolo al termine del primo anno di investimento, mentre alla scadenza del secondo potrebbe verificarsi l’esercizio automatico dell’opzione autocallable che si associa alle emissioni Express, con conseguente rimborso del nominale maggiorato di un premio. All’eventuale scadenza naturale del terzo anno, infine, entrerà in gioco la barrier option che identifica i certificati Bonus, con il potenziale riconoscimento di un premio minimo condizionato alla tenuta di una barriera, peraltro valida solo alla scadenza. Per chiarirne meglio il funzionamento, abbiamo scelto di analizzare più nel dettaglio un secondo Bonus Autocallable Plus, che la stessa Banca IMI ha presentato in quotazione sul Sedex dal 9 luglio con sottostante l’indice FTSE Mib.
Emesso il 30 maggio scorso con durata prevista di tre anni, il certificato pagherà il 3 giugno 2014 una cedola, il cosiddetto “importo Plus” pari a 5 euro per certificato, senza alcuna condizione. L’anno successivo, il 25 maggio 2015, si aprirà la finestra di uscita anticipata che permetterà il rimborso dei 100 euro nominali maggiorati di un premio del 6,85% a condizione che il FTSE Mib sia in chiusura di seduta ad un livello pari o superiore ai 17350,96 punti rilevati in emissione. Diversamente, non pagherà alcun importo periodico e proseguirà in quotazione fino alla scadenza del 31 maggio 2016, data in cui verrà liquidato un importo pari a 113,70 euro se l’indice sarà compreso tra gli 11278,12 punti della barriera e i 19728,04 punti corrispondenti al livello Bonus; al di fuori da questo range, il rimborso sarà invece dato dal prodotto tra il multiplo 0,005763 e il valore finale del FTSE Mib, per un importo che sarà pertanto maggiore di 113,70 euro per un fixing più alto del limite superiore e inferiore a 65 euro per un fixing più basso di quello inferiore.
Al termine della prima settimana di negoziazione, l’indice FTSE Mib presenta un calo del 10% circa dai valori di emissione mentre il certificato segna una flessione più contenuta, pari al 5% sul prezzo lettera. Dati i 95 euro a cui è quotato, il rendimento cedolare incondizionato ed interamente compensabile con eventuali minusvalenze pregresse, sale pertanto al 5,26% ( oltre 5,75% a/a) mentre balza al 19,68% quello conseguibile alla scadenza dei tre anni a patto che l’indice di Piazza Affari non perda oltre il 27,6% dai 15580 punti correnti. A doppia cifra, ovvero pari al 12,47%, è invece la plusvalenza che si potrebbe ottenere a fine maggio 2015 qualora il FTSE Mib recuperasse l’11,36% che separa lo spot dallo strike iniziale. Con l’ausilio dell’analisi di scenario cerchiamo ora di capire in quali casi il certificato consentirà di migliorare la performance del mercato.
La cedola garantita al primo anno, pari a un rendimento del 5,26%, andrà a sommarsi al 12,47% potenziale in caso di rimborso anticipato, portando la plusvalenza complessiva a maggio 2015 al 17,73%. Tuttavia per poter beneficiare di tale rendimento è necessario che il FTSE Mib recuperi almeno l’11,36% per poter riagguantare i 17350,96 punti e pertanto il range entro il quale il certificato sarebbe in grado di battere l’indice è piuttosto contenuto. Molto più ampio risulta invece l’intervallo entro il quale alla scadenza naturale il Bonus Autocallable Plus genererà una overperformance: più in particolare, in caso di rottura della barriera la cedola incassata al primo anno permetterà sempre di perdere meno, mentre nel range compreso tra il -27% e +27% dai valori correnti il rendimento complessivo del 24,94% offrirà ampi margini di surplus. Solo oltre i 19728 punti, pur continuando a conseguire un elevato rendimento, si otterrà un risultato inferiore a quello conseguibile con un investimento diretto sull’indice. In termini di perdita attesa dovuta ai dividendi è bene ricordare che occorre considerare un dividend yield pari al 3,62%.
Torniamo ora al certificato legato all’Eurostoxx 50, quotato sul Sedex con un prezzo lettera di 96,1 euro, per riepilogarne le caratteristiche principali. La cedola garantita al primo anno è ugualmente pari al 5% del nominale, mentre il premio in caso di rimborso anticipato al 25 maggio 2015 ammonta al 5,15% e sarà riconosciuto in caso di rilevazione dell’indice sottostante almeno pari a 2799,2 punti dello strike iniziale. Diversamente, alla scadenza naturale del 31 maggio 2016 sarà pagato un premio del 10,3% in aggiunta ai 100 euro per valori dell’Eurostoxx 50 non inferiori ai 1903,45 punti della barriera o superiori ai 3087,52 punti del livello Bonus. Al di fuori da questo range, il multiplo utile per calcolare il rimborso è fissato a 0,035724.
E’ infine in attesa di quotazione un terzo Bonus Autocallable Plus che la stessa Banca IMI ha collocato fino al 28 giugno, scritto sull’indice francese CAC40. Cedola e coupon parimenti fissati al 5% e barriera al 66% dei 3762,19 punti iniziali, le caratteristiche dell’emissione triennale identificata da codice Isin IT0004931934