VALANGA DI NUOVI BONUS SUL SEDEX
Sono 41 e vanno ad arricchire la lunga lista di certificati Bonus emessi e quotati sui mercati regolamentati italiani, che da inizio anno raggiungendo le 200 unità testimonia un notevole ritorno di interesse da parte degli investitori nei confronti di una delle strutture più consolidate del segmento. Dopo Deutsche Bank, con la serie di Bonus Cap sul FTSE Mib analizzati dal CJ sette giorni fa, è ora Unicredit a proporre un ventaglio di nuove opportunità caratterizzate da differenti gradi di rischio e rendimento, su diverse scadenze, in ogni caso mai superiori ai dodici mesi, e da barriere di tipo americano o europeo. Scritti su blue chip italiane e internazionali di prima e seconda fascia, i nuovi Top Bonus e Bonus Cap sono stati posti sotto osservazione dal Certificate Journal, per un Approfondimento che oltre a presentarne le caratteristiche, ne propone una classificazione basata su tre distinti criteri di analisi. Nutrita è la rappresentanza di titoli finanziari all’interno del ventaglio di sottostanti selezionati dall’emittente di Piazza Cordusio, a conferma di quanto la volatilità rappresenti una variabile determinante per la costruzione di strutture competitive e appetibili per l’investitore. A questo tema si ispira anche il Punto Tecnico, per un’analisi della struttura implicita di una delle novità più interessanti sbarcate al Cert-X nelle ultime settimane, un Easy Call Protected che fonde le caratteristiche peculiari dei certificati Express con quelle dei più classici Equity Protection. Propone la protezione quasi totale del capitale nominale anche un secondo certificato di Banca IMI, un EP Cap analizzato nel Focus Nuova Emissione che consente di investire sul Brent, finito nel vortice della manipolazione da parte di alcune compagnie petrolifere. E’ infine ancora un Bonus Cap, questa volta di tipo Reverse agganciato al titolo Generali, il Certificato della Settimana.