ENERGIA A STELLE E STRISCE
Punta sul colosso dell’energia statunitense General Electric, il nuovo Athena Relax di BNP Paribas. C’è anche l’esposizione in valuta.
Fed batte Bce così come Usa battono Europa. Questo sembrano dimostrare i dati economici che da oltreoceano indicano una, seppur moderata, ripresa con la disoccupazione in calo, mentre nel Vecchio Continente la bufera è nel pieno della sua forza. Forse proprio il cambio di direzione statunitense ha indotto la Banca Centrale Europea a intraprendere la strada, in colpevole ritardo, di una politica di allentamento del costo del denaro già adottata a suo tempo dalla Federal Reserve, mettendo mano ai tassi di interesse che con un taglio di quarto di punto hanno raggiunto il livello minimo storico dello 0,50%.
Un’ulteriore conferma di questa doppia velocità arriva anche dai continui record che i listini statunitensi stanno facendo segnare in questi ultimi mesi, con Dow Jones e S&P 500 che hanno già aggiornato i loro massimi storici riuscendo a superare le soglie psicologiche dei 15000 punti, il primo, e dei 1600 punti, il secondo.
Un contesto che invita alla diversificazione del proprio portafoglio anche su titoli di oltreoceano, che potrebbero sfruttare anche un’eventuale rivalutazione del biglietto verde, che continua a stazionare a livelli interessanti, e inoltre darebbero modo di sfuggire alla Tobin Tax che dal primo luglio entrerà in vigore anche per i derivati e quindi per i certificati. Una risposta univoca a tutte queste esigenze la fornisce il nuovo Athena Relax legato all’andamento del titolo General Electric, lanciato in sottoscrizione fino al 24 maggio da BNP Paribas.
Scendendo maggiormente nei dettagli, la prima caratteristica da segnalare è l’esposizione completa al cambio euro dollaro, in quanto l’emissione avverrà a un nominale di 100 USD. La struttura è quella classica degli Express e prevede una serie di finestre di uscita anticipata, con la prima fissata al 28 maggio 2014, ad un anno esatto dell’emissione, per un ipotetico rimborso di 105 dollari in caso di rilevazione di GE non inferiore al livello iniziale. In caso contrario, solo per questa prima occasione verrà comunque erogato il premio del 5% mentre l’investimento proseguirà fino alla data di osservazione successiva fissata dodici mesi più tardi, dove a parità di condizioni verrà riproposta l’opzione del rimborso di 105 dollari.
Se anche in questa occasione l’opzione autocallable non verrà soddisfatta, si guarderà alla scadenza fissata per il 31 maggio 2016. A questa data si apriranno tre scenari, di cui il primo prevede la restituzione del nominale maggiorato di un premio del 10% se General Electric sarà almeno pari allo strike iniziale; per performance negative, invece, sarà determinante la tenuta della barriera posta al 60% del livello iniziale. Pertanto in caso di una perdita del titolo contenuta entro il -40% si godrà della protezione del nominale mentre per ribassi superiori ci si aggancerà all’effettiva performance realizzata. Doveroso ricordare che in qualsiasi scenario bisognerà fare i conti anche con l’andamento della divisa statunitense: un suo apprezzamento avrà un effetto positivo sul rimborso in euro e viceversa.