EQUITY LINKED ALTRA STRADA PERCORRIBILE
Focus sulla Mediobanca Eurostoxx2018 incollocamento pressola rete UniCredit
Inutile nascondersi dietro un dito. Il mercato obbligazionario non riserva più grandi opportunità nelle strutture fix income, soprattutto in termini di rendimento offerto. I tassi sono sui minimi di mercato, con poche eccezioni sul fronte corporate. Per massimizzare lo yield di portafoglio, ormai da diverso tempo è d’obbligo far riferimento esclusivamente a titoli rischiosi sotto il profilo di rischio di credito, ovvero non Investment Grade, a bond subordinati magari anche del comparto bancario, oppure sul profilo del rischio di tasso, posizionandosi su duration lunghe o addirittura in leva sulla duration, come le reverse floater.
E’ tuttavia indicativo riscontrare come, visti i correnti rendimenti medi di mercato, i rischi connessi ad un repentino peggioramento del contesto europeo, siano decisamente elevati. Ecco pertanto come la ricerca di obbligazioni dotate di un buon flusso cedolare assume una notevole importanza, soprattutto nell’ottica di protezione da movimenti avversi sotto il punto di vista del premio per il rischio.Se nelle ultime settimane abbiamo strizzato l’occhio alle obbligazioni in valuta estera, in questo numero poniamo invece l’attenzione sul comparto delle Equity Linked, utili sotto il punto di vista della diversificazione di portafoglio, in quanto capaci di apportare potenzialmente rendimenti superiori alla media, propri del mercato “equity”.A fornire il giusto spunto di analisi è stato il recente collocamento della nuova obbligazione Mediobanca Eurostoxx 50 24.04.2018 ( Isin IT0004900210) in sottoscrizione fino al prossimo 19 aprile presso le filiali UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia e UniCredit Private Banking e tramite la rete di Fineco Bank S.p.A.
Più nel dettaglio, con tale obbligazione è possibile investire implicitamente a capitale protetto sull’indice più rappresentativo delle blue chips europee, puntando ad una cedola condizionata distribuita su base annuale pari al 5% lordo unitamente alla restituzione del 100% del valore nominale alla naturale scadenza, prevista per il 24 aprile 2018.
Nello specifico, il prossimo 24 aprile verrà rilevato il valore dell’indice Eurostoxx 50, livello che fungerà da trigger level per l’erogazione condizionata della cedola annuale. Ovvero, qualora nelle date di rilevazione previste, come da tabella presente in pagina, il valore dell’indice sarà almeno pari al livello trigger, l’obbligazione sarà in grado di distribuire la cedola del 5%, altrimenti nulla sarà dovuto all’investitore che dovrà necessariamente rimandare all’anno successivo l’appuntamento per l’incasso della cedola.Come di consueto, al fine di valutare in che modo l’evoluzione dell’indice di riferimento possa impattare nella formazione dello yield to maturity del bond, abbiamo provveduto a simulare cinque distinti scenari.Partendo dal prezzo di sottoscrizione pari a 100 euro, qualora le condizioni di mercato rendessero effettivamente conseguibile esclusivamente la prima cedola condizionata in distribuzione nel 2014, il ritorno annuo lordo del bond risulterebbe pari allo 0,99%. Progressivamente, possiamo affermare che ogni anno aggiuntivo in cui l’investitore conseguirebbe la cedola in oggetto, farebbe aumentare il rendimento medio di circa l’1%, ipotizzando un piano di distribuzione come da tabella presente in pagina.
Ne consegue pertanto come qualora vengano incassate tutte le cedole previste, il rendimento offerto dall’obbligazione targata Mediobanca ammonterebbe al 4,91% annuo lordo.
In linea di principio, il calcolo del rendimento per gli scenari proposti e l’ipotesi della distribuzione progressiva delle cedole così stimata, risultano plausibili anche in base all’approccio con le Monte Carlo Simulation dove probabilità superiori sono associate alle date di rilevamento immediatamente prossime. Andando in avanti nel tempo, infatti, l’impatto dei dividendi risulta progressivamente più oneroso. Basti pensare che alla data di rilevazione finale (aprile 2018) l’impatto complessivo in termini di dividendi, in virtù di un dividend yield annuo del 4%, pesa per circa il 20% sullo strike iniziale.
Chiudendo con le caratteristiche, sebbene collocato dalla rete UniCredit, il rischio emittente è in capo a Mediobanca, che vanta un rating pari a BBB+ secondo S&P.Per quanto concerne la liquidabilità, il bond verrà quotato entro tre mesi dall’emissione sul mercato EuroTLX.