TRA PROTEZIONE E LEVA

Il connubio dei nuovi Protect Outperformance Cap targati Société Genérale sotto la lente del Punto Tecnico

 A partire dallo scorso 18 gennaio sono disponibili al Sedex quattro nuovi certificati di investimento targati Société Générale. La struttura utilizzata per questa nuova emissione dedicata al retail è quella propria dei Protect Outperformance Cap, idonei a prendere implicitamente una posizione rialzista in leva sui mercati azionari, con un margine di sicurezza discretamente ampio, in grado di proteggere l’investimento in caso di ribassi del sottostante. L’interessante payoff ci offre pertanto lo spunto necessario per analizzare le caratteristiche del portafoglio opzionale sottostante nonché i sottostanti prescelti.

Facendo riferimento alla tabella riassuntiva delle caratteristiche, notiamo come l’orizzonte temporale di investimento sia stato fissato a quattro anni, così come il posizionamento della barriera di tipo terminale, ovvero rilevata esclusivamente alla scadenza, sia per tutti al 70% dello strike iniziale. Poste tali caratteristiche, i motivi che hanno portato a quantificare la leva e il posizionamento del vincolo al rimborso massimo conseguibile (cap), sono da ricercare esclusivamente nelle variabili intrinseche ai singoli sottostanti.

Prima di tutto però osserviamo come è costituita la struttura opzionale implicita ai Protect Outperformance Cap. Il profilo di investimento è finanziariamente equivalente alla seguente strategia:

  • Acquisto di una call con strike pari a zero, per la replica lineare del sottostante
  • Acquisto di una put esotica di tipo Down&Out con strike pari allo strike iniziale e barriera pari al livello Knock-out (70% dello strike iniziale) di tipo terminale, per la protezione dell’intero nominale per valori a scadenza compresi tra lo strike iniziale e il livello invalidante
  • Acquisto di n opzioni call con strike pari allo strike iniziale, con n pari alla partecipazione up, per la strutturazione della leva per livelli superiori allo strike iniziale
  • Vendita di x opzioni call con strike pari al livello cap, dove x è pari al numero complessivo di opzioni call contenute nel portafoglio implicito, idoneo alla strutturazione del rimborso massimo conseguibile

In relazione alle caratteristiche del portafoglio sopra esposte, si comprendono i motivi per cui le caratteristiche migliori in termini di rendimento massimo conseguibile siano associate ai sottostanti “emergenti” che, per propria natura, si contraddistinguono per rischi impliciti più elevati, soprattutto in termini di volatilità.

Vale la pena spendere qualche parola in più circa il posizionamento del cap level e il suo reale significato. Nelle strutture lineari, ovvero a delta 1, il cap level è pari alla percentuale del rimborso massimo applicata sullo strike level. Numeri alla mano, se un certificato senza leva presenta un rimborso massimo di 150 euro ed è caratterizzato da uno strike iniziale pari a 10 euro, il cap level sarà posizionato al 150% del livello iniziale, ovvero a 15 euro. Diverso è invece il discorso qualora la struttura presenti una leva. In questo caso il posizionamento del cap dovrà infatti tener conto della partecipazione up maggiore di 1. Pertanto prendendo a riferimento il primo Protect Outperformance Cap ( Isin IT0006725805 ) dotato di una partecipazione up del 150% e un livello cap posto al 159% dello strike iniziale, il rimborso massimo conseguibile sarà di 188,5 euro a certificato, pari quindi a 1,5 volte la distanza tra lo strike iniziale e il cap level.

Conoscere il posizionamento effettivo del livello cap rappresenta un elemento indispensabile per calcolare le caratteristiche di rischio-rendimento, soprattutto quando si sta valutando un certificato che si avvia alla scadenza. Infatti, ricordiamo come il cap eserciti effetti progressivamente negativi sul delta, ovvero sulla reattività, del portafoglio opzionale implicito ai movimenti positivi del sottostante man mano che questo si avvicina a tale livello.

Per ultimo, è doveroso mettere a confronto i due certificati scritti sul FTSE Mib. Non deve sorprendere come al certificato caratterizzato da una leva maggiore (200%) sia associato un rimborso massimo minore. Infatti il cap implicito, strutturato per tramite di una posizione short su 2 call, venduto su un livello di indice inferiore, genererà un flusso di cassa maggiore, utilizzato dall’emittente per comprare un numero maggiore di call sullo strike al fine di garantire una leva più elevata.