CERTIFICATI A LEVA FISSA ANCHE SU ORO E PETROLIO
Con la partenza sprint del nuovo anno si respira un’aria diversa sui mercati finanziari e anche le notizie poco confortanti hanno scarso impatto sull’andamento degli indici azionari e obbligazionari. E’ notizia di questi giorni che in Spagna le banche sarebbero di nuovo in crisi di liquidità, con un picco vertiginoso delle insolvenze bancarie giunte ai massimi storici e dati macroeconomici che continuano ad essere estremamente negativi. Dalla Germania, dopo il deludente dato sul PIL, è arrivato il taglio delle stime ufficiali di crescita per il 2013, nel giorno in cui il Nikkei giapponese ha accusato il peggior calo degli ultimi otto mesi, perdendo il 2,6% del proprio valore. Negli Stati Uniti continua a tenere banco la questione relativa al debito, con i mercati nuovamente in tensione per quanto deciderà il Congresso tra febbraio e marzo, mentre da Apple, il gigante che per mesi ha sostenuto l’indice tecnologico, è arrivato un warning, poi smentito, relativo alle vendite dell’iPhone 5. Il quadro è completato dall’allarme lanciato da Junker, capo dell’eurogruppo, sull’eccessivo apprezzamento dell’euro nei confronti delle altre divise, un tasso “pericolosamente alto” che rischia di inficiare la ripresa in atto. In questo contesto, tuttavia, i mercati hanno confermato l’intonazione positiva balzando sui massimi dal 2011, nonostante la correzione fisiologica della seduta odierna che ha interessato in particolar modo l’indice di Piazza Affari, maglia rosa da inizio anno con un rialzo di oltre mille punti. Più debole, fin qui, il Dax tedesco ma anche l’Eurostoxx 50, sottostante del nuovo Express Premium Plus analizzato nel Focus nuova emissione e della strategia bidirezionale “fai da te” proposta due anni fa dal Certificate Journal per strutturare un Twin Win utilizzando due certificati Bonus. Il risultato ottenuto è sorprendente.