IL CALENDARIO DEI CERTIFICATI 2013

Torna puntuale con il primo numero dell’anno il Calendario dei Certificati. 12 idee di investimento per 12 mesi, con l’obiettivo di proseguire sulla scia di successi degli anni scorsi.

GENNAIO, MESE PREZIOSO

Il primo mese dell’anno si tinge di giallo con l’Express sull’oro di Deutsche Bank (DE000DE2LYL0). Al 24 gennaio il certificato rimborserà 107 euro se il fixing del biondo metallo non sarà inferiore a 1675,50 dollari. In caso contrario si guarderà alla rilevazione del prossimo anno, dove l’evento trigger comporterà un rimborso di 114 euro.

Perché ci piace: Con una quotazione dell’oro a 1645,25 dollari ( ai valori rilevati in data 7 gennaio), ad un margine dell’1,84% dallo strike, il certificato è esposto in lettera a 103,20 euro, riconoscendo così, in caso di evento trigger un upside del 3,68% pari ad un rendimento superiore al 75% su base annua.

Cosa si rischia: in caso di mancato evento trigger si dovrà aspettare un ulteriore anno per tentare di raggiungere l’estinzione anticipata. In caso di proseguimento dell’impostazione ribassista sulle quotazioni dell’oro degli ultimi mesi anche il certificato perderà terreno in virtù del premio sul nominale incorporato dal prezzo. Alla scadenza naturale di gennaio 2015 l’attenzione si sposta sulla barriera, posta a 1172,85 dollari.

 

FEBBRAIO A TUTTO SPRINT

Guarda all’indice a stelle e strisce lo Sprint Cap di BNP Paribas (NL0009421809), certificato del mese di febbraio.  Caratterizzato da una leva del 300%, alla scadenza fissata per il giorno 25, il certificato triplicherà la performance dello S&P 500 dal valore iniziale pari a 1319,88 punti , fermo un rimborso massimo pari a 1240 euro ogni 1000 di nominale.

Perché ci piace: Esposto ad un prezzo di 1189,70 euro per un valore dell’indice pari a 1460 punti, l’acquisto sulla lettera  determinerebbe un rendimento del 4,23% rispetto ad un rimborso massimo pari a 1240 euro. A tale importo, in virtù della leva 3, corrisponde un livello dell’indice pari a 1425,47 punti.

Cosa si rischia: In virtù dell’esposizione diretta alle variazioni del sottostante, in caso di correzione dell’indice, l’upside rimarrebbe intatto fino ad ribasso dai valori correnti pari al 2,37%. Andrà poi gradualmente a diminuire fino a toccare il punto di pareggio in corrispondenza di un valore dell’indice pari a 1402,28 punti. In virtù dell’assenza di protezione del capitale, il certificato sarà in ogni caso esposto all’andamento negativo dell’indice.

MARZO CELEBRA IL BONUS 144

Il mese di marzo è dedicato al celebre Bonus scritto sull’Eurostoxx 50 di Unicredit (DE000HV7LK02), sopravissuto ai numerosi bottom di mercato degli ultimi cinque anni nonché presenza nota del mercato dei certificati grazie alla sua particolare struttura che l’ha reso a più riprese protagonista di interessanti opportunità d’investimento. Alla scadenza del prossimo 11 marzo, rimborserà 144 euro se l’indice sottostante non avrà mai rilevato un valore inferiore alla barriera posta a 1773,05 euro.

Perché ci piace: Tra i certificati quotati sul Sedex dal book di negoziazione più liquido, scambia  a 142,15 euro, a fronte di un valore dell’indice pari a 2693 punti, lasciando spazio tanto a chi volesse chiudere la posizione  quanto a chi cercasse un gain di breve termine altamente probabile, pari all’1,3% rispetto al prezzo preso a riferimento.

Cosa si rischia: Con un buffer dalla barriera del 34%, benché il certificato goda di un buon margine dall’evento knock out, è da segnalare come in caso di forte direzionalità negativa nel mercato, la rottura della barriera comporterebbe un rimborso massimo di 50 euro, pari ad una perdita minima del 65%.

APRILE MIRA IN ALTO

Arriva al capolinea l’Express Coupon scritto sull’Eurostoxx 50 di Unicredit (DE000HV78AD6). Alla scadenza del 2 aprile infatti, saranno necessari 2939,68 punti indice affinchè oltre al rimborso dei 100 euro di nominale, il certificato riconosca anche un premio complessivo di 32 euro. Sarà comunque garantito il capitale iniziale fino ad un valore del sottostante pari a 2057,776 punti.

Perché ci piace: interessante strumento per sfruttare il proseguimento del trend positivo di mercato, a fronte di un valore dell’Eurostoxx 50 pari a 2693 punti, è esposto a 102,34 euro lasciando cosi spazio ad un rendimento complessivo del 29% se il sottostante recupererà il 9,16%.

Cosa si rischia: in caso di mancato evento trigger sarà comunque possibile limitare le perdite al 2,3% fino ad un ribasso del sottostante pari al 23,6%. In caso contrario il rimborso massimo pari a 70 euro determinerà una perdita minima del 31,6%, amplificando quindi l’eventuale esposizione diretta sul sottostante.

MAGGIO, BARRIERA A 1994,72 PUNTI SULL’EUROSTOXX

Il mese di maggio vede la scadenza del Bonus sull’Eurostoxx 50 di ING Bank ( codice Isin XS0617557722). Al 14 maggio il certificato riconoscerà un importo di 1100 euro se l’indice Eurostoxx 50 non sarà mai sceso sotto quota 1994,72 punti. Se a scadenza supererà il livello Bonus a 3134,56 punti, il certificato replicherà la performance complessiva del sottostante rispetto al valore strike.

Perché ci piace: In virtù di un valore dell’Eurostoxx 50 pari a 2693, la soglia invalidante gode di un buffer del 26% mentre il certificato, scambiato a 1069,40 euro, lascia spazio a un rendimento del 2,86% pari all’8,23% su base annua.

Cosa si rischia:  Il certificato incorpora buona parte del Bonus minimo riconosciuto a scadenza, dall’importo fisso fino a 3134,56 punti indice, oltre i quali, il rimborso pari alla replica lineare della performance del sottostante determinerà comunque un rendimento inferiore rispetto all’esposizione diretta sul sottostante. In caso di evento barriera inoltre si sarà esposti alla perdita del sottostante.

GIUGNO, PENULTIMA CHIAMATA PER L’INDICE EUROPEO

Fallite tutte le precedenti rilevazioni intermedie, all’Athena Certificate scritto sull’Eurostoxx 50 di BNP Paribas (codice Isin NL0009589951) rimane un’ultima finestra per l’estinzione anticipata, prima della naturale scadenza fissata per il 4 dicembre. Se il 17 giugno l’indice europeo avrà un valore di chiusura non inferiore a 2841,99 punti, il certificato rimborserà 1175 euro ogni 1000 di nominale. In caso contrario guarderà alla scadenza dove sarà garantito almeno il capitale iniziale fino ad un livello dell’indice non inferiore a 1420,995 punti.

Perché ci piace: Con un margine dal livello trigger pari al 5,53%, il certificato è esposto in lettera a 1060,5 euro. Se l’indice raggiungerà i 2841,99 punti indice alla data di rilevazione, l’estinzione anticipata determinerà un rendimento rispetto al prezzo preso a riferimento pari ad un complessivo 10,80%.

Cosa si rischia: tenuto conto dello stacco più corposo dei dividendi previsto per il mese di maggio, in caso di mancato evento trigger si guarderà alla naturale scadenza dove un valore dell’indice al di sotto di quello iniziale comporterà una perdita pari al 5,7% in caso di rimborso del nominale e non inferiore al 52,85% in caso di rottura della barriera.

LUGLIO, OCCHI SUL FTSE MIB

Punta al rialzo dell’indice italiano il certificato scelto per luglio, in controtendenza con la direzionalità dai mercati nel mese estivo lungo durante l’ultimo biennio. La copertina del mese è infatti dedicata all’Autocallable Step Plus sul FTSE Mib di Banca Aletti (IT0004744170). Fissata la data di rilevazione al giorno 19 luglio, il certificato riconoscerà 116 euro se il valore dell’indice italiano non sarà inferiore a 18359,37 punti.

Perché ci piace:  Per portare a buon fine l’esito del secondo appuntamento con l’estinzione anticipata, è richiesto che dai correnti 16904 punti, il FTSE Mib recuperi l’8,6%. In caso di evento trigger, rispetto ai 95,85 euro a cui è esposto il certificato, il rimborso determinerà un rendimento complessivo del 21,02%.

Cosa si rischia:  Tenuto conto del corposo stacco dei dividendi di maggio e della volatilità del sottostante, in caso di mancato evento trigger si guarderà alla naturale scadenza dove un livello di FTSE Mib inferiore a 14687,05 punti determinerà una perdita minima del 16,53%.

AGOSTO, BARRIERA A 15083,488 PUNTI PER IL FTSE MIB

Guarda direttamente alla soglia invalidante, il certificato scelto per il mese di agosto, ovvero l’Express Coupon scritto sul FTSE Mib di Unicredit ( codice Isin DE000HV78AU0).  Se alla scadenza del 5 agosto l’indice italiano avrà un valore non inferiore a 15083,488 punti, il certificato rimborserà l’intero nominale pari a 100 euro.

Perché ci piace: Esposto in lettera a 89,5 euro a fronte di un valore dell’indice pari a 16904 punti, in caso di tenuta della barriera da parte dell’indice sottostante, il rimborso del nominale comporterà un rendimento complessivo dell’11,73%.

Cosa si rischia:  A fronte di un rendimento dall’importo già conosciuto, in caso di rottura della barriera si registrerà una perdita minima del 21,8%.

 SETTEMBRE, SOGLIA PROFONDA

Per il mese di settembre è stato scelto il Bonus di Banca Aletti scritto sul FTSE Mib ( codice Isin IT0004627938). Se alla scadenza del 9 settembre l’indice italiano non avrà mai violato la soglia knock out posta a 11686,15 punti, il certificato rimborserà un importo minimo di 115 euro.

Perché ci piace: Rispetto ad una lettera di 107,05 euro, la tenuta della barriera, da cui il FTSE Mib dista circa il 31%, determinerà un rendimento complessivo del 7,43%. In caso poi di superamento del livello Bonus, posto a 23577,32 punti, replicherà linearmente la performance del sottostante.

Cosa si rischia: In virtù di un prezzo superiore alla parità in caso di rottura della barriera o di superamento a scadenza del livello Bonus, la performance del certificato sarà inferiore a quella di un’esposizione diretta del sottostante.

                      

OTTOBRE, IL MESE DEL LEONE

Il mese di ottobre vede la prima rilevazione del Fast Bonus scritto su Generali Assicurazioni di Banca IMI ( codice isin IT0004853450). Se in data 24 ottobre l’azione assicurativa rileverà un valore di almeno 12,54 euro il certificato si estinguerà anticipatamente rimborsando 1088 euro.

Perche ci piace:  Esposto sul Sedex ad un prezzo lettera di 1006 euro a fronte di un valore spot di Generali pari a 14,35 euro,  la tenuta del valore strike determinerà il rimborso anticipato alla prima scadenza con un rendimento dell’8,15%. 

Cosa si rischia: Qualora il certificato dovesse erodere lungo la durata residua il gap dalla soglia strike, benchè la rilevazione avvenga unicamente alla data fissata, il fair value subirà comunque una flessione negativa in virtù della durata residua, della perdita attesa dovuta ai dividendi e alla volatilità del sottostante.

NOVEMBRE, CAPOLINEA PER LO STEP CERTIFICATES

Giunge alla naturale scadenza lo Step Certificates scritto sull’Eurostoxx 50 di Banca Aletti ( codice Isin IT0004546229). Se il 29 novembre l’indice delle blue chip europee rileverà ad un livello non inferiore a 2657,3875 punti il certificato rimborserà 122 euro ogni 100 di nominale.

Perché ci piace: ad un valore dell’indice di poco superiore a quello trigger, pari al 95% del valore strike, il certificato è esposto in lettera a 107,15 euro, lasciando spazio ad un rendimento a scadenza complessivo del 13,86% anche in caso di modesto rialzo dell’indice sottostante.

Cosa si rischia: sarebbe sufficiente la perdita dei dividendi, in assenza di ulteriori movimenti del sottostante per invalidare a scadenza l’evento trigger e ottenere unicamente il nominale per valori del sottostante contenuti entro la barriera posta a 2377,66 punti o addirittura agganciare il rimborso alla performance complessiva del sottostante, fatto salvo il riconoscimento di un importo aggiuntivo pari a 15 euro sulla componente lineare.

DICEMBRE, L’ANNO SI CHIUDE CON UN BONUS SUL BELPAESE

L’ultima copertina dell’anno è dedicata al Bonus Cap scritto sul FTSE Mib di BNP Paribas ( codice Isin NL0009527795). La tenuta della barriera posta a 11445,987 punti lungo la durata residua determinerà alla scadenza fissata per il 20 dicembre il riconoscimento di un rimborso fisso pari a 123 euro per certificato.

Perché ci piace: caratterizzato da un margine dalla barriera invalidante pari al 32,3%, il certificato è esposto in lettera a 115 euro, lasciando così spazio ad un rendimento complessivo del 6,96% in caso di tenuta della soglia.

Cosa si rischia: In caso di mancata tenuta della barriera, in virtù della componente del premio già scontata nel prezzo del certificato, l’allineamento determinerà una perdita più che proporzionale sul valore del certificato rispetto ad un’ esposizione diretta sul sottostante.