FTSE MIB NON TUTTO E’ PERDUTO
Sale lo spread, crolla la Borsa. Ancora una volta presentiamo un certificato sul FTSE Mib controcorrente, l’Autocallable Twin Win di Unicredit con rilevazione a fine mese.
I presupposti tecnici per un allungo di fine anno c’erano tutti. Ma l’annuncio delle dimissioni di Monti e il ritorno in campo dell’ex premier hanno spaventato gli investitori e l’indice italiano ha prontamente cambiato senso di marcia, aprendo la settimana con un ribasso di 2,2 punti percentuali. Anche la volatilità implicita nelle opzioni sul FTSE Mib ha segnato una ripida impennata, preannunciando un clima di tensioni e timori sul futuro della guida del paese più che sulla sua condizione economica, ancora in un preoccupante stadio di recessione. Dopo il crollo della spesa famiglie anche l’Istat conferma il triste quadro con un dato sugli italiani a rischio povertà pari al 28,4%. Se tuttavia, quella a cui si è assistito è stata una corsa alle vendite, in virtù del quadro tecnico di fondo si potrebbe pensare ad un assestamento di breve periodo per riprendere il cammino al rialzo. Per questo motivo è da tenere in watchlist l’Autocallable Twin Win di Unicredit scritto sul FTSE Mib con rilevazione intermedia il prossimo 27 dicembre. Vediamo in breve il funzionamento dello strumento.
Rilevato uno strike a 15089,74 punti, alla scadenza del 23 dicembre 2014 il certificato rimborserà un importo pari al nominale maggiorato della performance assoluta del sottostante se il valore finale del FTSE Mib non sarà pari o inferiore al livello barriera posto a 9808,33 punti, equivalente al 65% del livello strike. Diversamente, per valori inferiori a tale soglia, il rimborso verrà calcolato in funzione di quello che sarà stato l’effettivo andamento dell’indice.
Alla classica struttura Twin Win con barriera discreta si affianca la possibilità con cadenza semestrale di estinguere anticipatamente il nominale con un coupon a memoria dell’8%. La condizione necessaria è un prezzo di chiusura dell’indice alla data di rilevazione non inferiore a quello iniziale. Mancato il primo appuntamento, il certificato guarda in direzione del 27 dicembre, dove un valore dell’indice pari a 15089,74 punti determinerà il rimborso automatico a 1160 euro. A fronte dell’affondo del sottostante, dopo aver toccato un massimo la scorsa settimana a 1147,25 euro, il certificato è ora esposto sul book del Sedex ad un prezzo lettera di 1129,30 euro ( prezzi al 10 dicembre) , lasciando spazio ad un’interessante opportunità di brevissimo termine. Con un valore dell’indice a 15181 punti, a 100 punti di margine dal trigger, il mantenimento di tale livello o un eventuale recupero, determinerà l’estinzione automatica con un rendimento lordo pari al 2,72% rispetto al prezzo lettera di riferimento, equivalente ad un 77,87% su base annua. Poiché secondo l’indicatore CED|Probability, in base alle condizioni correnti di mercato, le probabilità di rimborso anticipato sono pari al 57% vediamo i possibili scenari successivi. In caso di mancato evento trigger, alla prossima rilevazione intermedia, prevista per il 21 giugno 2013, il rimborso salirebbe a 1240 euro per certificato, con un rendimento su base annua del 19,35%. In questo caso tuttavia, tenuto conto di un mancato rimborso precedente e di una perdita attesa da dividendi pari a circa 303 punti, le probabilità di estinzione anticipata scendono al 24%. Passando infine allo scenario a scadenza, si segnala come la quotazione a premio rispetto al valore nominale a fronte della sostanziale parità del sottostante rispetto allo strike renda il certificato profittevole solo in caso di rialzo del FTSE Mib oltre il 10% oppure di ribasso superiore a 13 punti percentuali, fermo restando un calo non superiore al 42,4% ovvero a 9808,33 punti.