NELLA TERRA DEI CARIOCA
Tasso di cambio Eur/Brl sui massimi degli ultimi 3 anni. Elevato facciale e prezzo intorno al nominale per la RBS Real Brasile 8%
In un mercato sostanzialmente privo di spunti, in ottica di miglioramento delle performance complessive di un portafoglio obbligazionario, tralasciando gli strutturati su tassi d’interesse che per propria natura espongono l’investitore a rischi discretamente elevanti, effettuando un attento stock-picking sono i bond in valuta estera ad offrire i ritorni più promettenti. A giustificare il ritorno di interesse c’è da un lato la spirale in cui è finita la crisi debitoria in Eurolandia, con la divisa unica che nonostante il generalizzato recupero, è ancora a rischio, a maggior ragion ora che si paventa una nuova stagione di crisi politica in Italia.
In linea con le caratteristiche di rischio-rendimento atteso, il maggior rischio supportato dall’investitore, per via dell’esposizione al cambio implicita in tali bond, fa si che tali obbligazioni presentino ritorni attesi maggiori. Tuttavia è bene valutare la volatilità che caratterizza i corsi dei tassi di cambio impliciti, con le valute emergenti che storicamente presentano variazioni molto consistenti, parametrando il tutto con le caratteristiche intrinseche ad ogni singolo bond, come frequenza delle cedole e quindi di rilevazione del tasso di cambio, e corposità del facciale, in grado di offrire o meno un margine di sicurezza sulla protezione del nominale.
Tra tutte le valute su cui il segmento dei bond quotati consente di investire, con un rialzo di ben 50 figure dai minimi compresi tra area 2,2 e 2,3, il tasso di cambio Eur/Brl potrebbe rappresentare un valido tema di investimento considerando che i correnti 2,69 rappresentano di fatto i top degli ultimi tre anni.
Alla base della costante svalutazione del Real c’è stata una precisa strategia voluta dal Banco Central do Brasil per rendere i prodotti interni maggiormente competitivi sui mercati. Da un anno a questa parte, infatti, le scelte di politica monetaria hanno portato ad un netto calo del tasso di riferimento brasiliano (Selic) passato dal 12 al 7,25% dopo il taglio registrato lo scorso ottobre.
Sebbene non si escludano nuove operazioni in tal senso, in ottica di breve termine potrebbe essere forse giunto il momento di guardare alle proposte denominate in valuta brasiliana, al fine di poter trarre vantaggio qualora il trend in atto dovesse arrestarsi e muovere nuovamente a favore del Real. Tra le numerose obbligazioni in valuta targate RBS Plc, si annoverala RBS Real Brasile8% ( Isin NL0009599489), un bond a tasso fisso denominato in Real brasiliani che, visto anche l’elevato facciale, potrebbe assicurare una discreta tenuta anche qualora l’euro continui nel suo trend di apprezzamento.
E’ d’obbligo ricordare che il rischio cambio rappresenta una variabile determinante per questo genere di obbligazioni, in quanto la prosecuzione del trend di deprezzamento in atto potrebbe compromettere le performance ad oggi promesse dal bond a parità di tasso di cambio; tuttavia, le caratteristiche stesse dell’obbligazione potrebbero giocare a favore dell’investitore. Infatti trattandosi di un investimento di breve termine, con scadenza prevista per il 26 ottobre 2013, il prezzo ancora intorno alla pari (101,59 real), e la corposa cedola annua (8%) distribuita su base mensile giocano un ruolo chiave.
Al fine di comprendere ancor più nel dettaglio la relazione cambio-rendimento, si è provveduto ad effettuare una simulazione volta ad evidenziare la variazione dello yield to maturity in corrispondenza di diverse evoluzioni del cross Eur/Brl, stando ai correnti 101,59 real esposti in lettera all’EuroMOT di Borsa Italiana, con un rendimento in valuta oggi pari al 6,285% lordo su base annua.
Qualora fino alla naturale scadenza il tasso di cambio dovesse progressivamente registrare una crescita nell’ordine del 10%, il rendimento su base annua dell’obbligazione in virtù della corrente quotazione, risulterebbe addirittura negativo del 4,66% su base annua. Qualora invece il tasso di deprezzamento del Real dovesse invece attestarsi intorno al 5%, il rendimento dell’obbligazione sarebbe sostanzialmente prossimo allo zero (0,55%).
Diversamente nello scenario migliore per l’investitore, ovvero qualora la divisa carioca segnasse un apprezzamento nei confronti dell’euro del 5%,la RBS Real Brasile 8% riconoscerebbe agli investitori un rendimento lordo su base annua del 12,71%, ovvero del 19,88% qualora il deprezzamento dell’euro dovesse estendersi progressivamente fino al 10%.
In conclusione, si tratta indubbiamente di un’obbligazione che presenta un rischio implicito nettamente superiore ad un’analoga proposta a tasso fisso denominata in euro; tuttavia i rendimenti prospettati, tenuto conto delle caratteristiche del bond, garantiscono un tasso di rendimento in grado di remunerare adeguatamente il rischio supportato dall’investitore.