MB3 MEDIOBANCA, UN TIMIDO RITORNO
Dopo una lunga pausa, dal circuito CheBanca! viene presentata la nuova tasso fisso di Mediobanca
Dopo mesi di inattività delle principali emittenti bancarie del MOT, complice anche la relativa tranquillità in termini di rifinanziamento con le operazioni straordinarie varate dalla BCE, ecco che è Mediobanca il primo istituto a proporre una nuova obbligazione appositamente studiata per il retail. Si tratta della Mediobanca MB3 (Isin IT0004821499), un’obbligazione a tasso fisso con scadenza quadriennale, che verrà collocata tramite il circuito di CheBanca!, la banca per i clienti al dettaglio dell’istituto di Piazzetta Cuccia.
Sebbene verrà successivamente resa disponibile al MOT, con l’emittente che si impegna a offrire solo proposte in acquisto, il collocamento presso i clienti della banca, terminerà il prossimo 28 giugno, mentre l’emissione vera e propria è datata 13 luglio. Dopo le numerose emissioni che hanno caratterizzato l’attività di collocamento di obbligazioni dell’emittente italiano, che con il filone “Atto” ha messo a disposizione degli investitori ben sette obbligazioni, suddivise tra tasso fisso, tasso variabile, di cui una proposta anche in dollari, obbligazioni subordinate a tasso fisso e variabile con floor nonché per ultimo anche uno zero coupon, ecco che l’emittente si ripresenta al pubblico con un bond di media scadenza caratterizzato dalla classica struttura a tasso fisso.
In un contesto generale sicuramente mutato, dove l’appeal dei bond corporate è andato via via diminuendo in scia alla risalita dei rendimenti dei titoli sovrani, più attraenti anche dal punto di vista del trattamento fiscale, si è creato forse uno scenario non del tutto favorevole per la raccolta tra i risparmiatori soprattutto per quegli emittenti abituati a finanziarsi a tassi discretamente vantaggiosi. Tra questi figura anche Mediobanca, colosso italiano che ha dovuto sopportare indirettamente le ritrovate tensioni sul settore bancario europeo e nello specifico di quello italiano, subendo il taglio del rating da parte di S&P, che ha portato il merito creditizio dell’emittente italiana da A a BBB+.
Nonostante i titoli bancari continuino ad esprimere un rischio più contenuto rispetto ai titoli sovereign, osservabile sia a livello di yields che sul mercato dei CDS, lo scenario attuale non ha tuttavia impedito un rialzo generale della curva benchmark dei titoli bancari italiani. In particolare, al fine di contestualizzare i rendimenti espressi dalla nuova proposta di Mediobanca, è stato effettuato un raffronto dei rendimenti tra i titoli di pari duration dell’emittente italiana, nonché dei titoli comparables. Ciò che è emerso, come illustrato dalla relativa tabella, è che il livello medio dei rendimenti ricavato dai prezzi di mercato delle obbligazioni dotate di simili caratteristiche e per questo considerate comparabili, si attesta in un range compreso tra 600 e 850 punti base in più rispetto allo yield promesso dalla nuova MB3 di Mediobanca.
Molto più esaustivo è forse il confronto con il livello dei rendimenti dei titoli comparabili europei di pari rating, che contiene sicuramente un paniere più vasto di emittenti e per questo più attendibile. Mettendo a confronto la curva a 5 anni (Europe IG Corp Financial BBB 5Y), attualmente al 4,88%, con quella a 3 anni (Europe IG Corp Fiancial BBB 3Y), oggi al 3,8%, per approssimazione è possibile affermare che il rendimento medio sulla scadenza quadriennale è pari al 4,34%, che tuttavia poco si discosta dai rendimenti prospettati dall’obbligazione in oggetto. Va infine aggiunto, come la curva comparables a disposizione si caratterizzi per titoli comparables dotati di un notch inferiore rispetto all’attuale rating di Mediobanca (BBB).