OBIETTIVO MANCATO, O FORSE NO.
Focus sulle due strutturate targate RBS in range sull’Euribor trimestrale, finora penalizzate dalla discesa del tasso interbancario ma secondo la curva molto promettenti.
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La scelta tra il tasso fisso e il variabile è da sempre il dilemma che affligge gli investitori, costretti a rincorrere i repentini cambiamenti di umore dei mercati, indicizzando adeguatamente, in termini di duration, il proprio portafoglio. Se l’attuale contesto suggerisce se non altro una certa dose di attenzione, il background risulta essere ancora sicuramente favorevole al tasso fisso rispetto al variabile, perlomeno nel breve termine. Tuttavia, generalizzando, per chi preferisca un investimento meno reattivo ai tassi di mercato, accettando ritorni annui nettamente inferiori alle proposte a tasso fisso, ecco che il tasso variabile, implicitamente esposto solo ai movimenti del credit spread dell’emittente, risulta essere la scelta migliore.
Tra il classico bipolarismo si posizionano le obbligazioni strutturate, da sempre in grado di apportare extra-rendimenti rispetto al benchmark di indicizzazione di un portafoglio obbligazionario. Sebbene siano maggiormente esposte al rischio tassi, proprio per i vincoli legati all’erogazione della cedola, consentono infatti di poter puntare a rendimenti nettamente superiori alla media di mercato. Tra tutte, meritevoli di attenzione risultano essere le due proposte targate RBS, denominate RBS Obiettivo 6% e RBS Obiettivo 8%. Si tratta di due obbligazioni in grado di distribuire cedole fisse molto elevate, il 6% e l’8%, qualora il tasso Euribor con scadenza trimestrale rispetti predeterminati livelli di prezzo in prestabiliti periodi di osservazione.
Andando per ordine,la RBS Obiettivo6% ( Isin GB00B6HZ3R74 ) con scadenza giugno 2017, prevede l’erogazione di una cedola fissa del 6%, distribuita su base trimestrale, fintanto che il tasso Euribor a 3 mesi, nei periodi di osservazione previsti, rimarrà compreso fra l’1% e il 4,5%. Il rischio che l’investitore si assume è quindi quello di non incassare alcuna cedola per i trimestri in cui l’Euribor esca da tale range. L’attento investitore noterà immediatamente come la politica estremamente accomodante della BCE, soprattutto sul fronte dell’erogazione della liquidità nel sistema bancario, abbia spinto il tasso Euribor con scadenza trimestrale allo 0,715% ovvero già al di sotto del range inferiore della proposta dell’emittente inglese, contribuendo ad azzerare l’attuale cedola in corso. Tuttavia è guardando all’andamento futuro dell’Euribor previsto dal mercato, ovvero facendo ricorso al mercato dei forward, che la proposta può considerarsi più allettante. In particolare, l’evoluzione futura del tasso interbancario, raffigurata dal grafico “Euribor forward”, ci permette di effettuare una stima molto più puntuale circa le reali potenzialità di tale struttura nonché dei rendimenti potenziali ad oggi garantiti solamente in via teorica. In particolare, secondo tale analisi, le difficoltà dello strutturato di erogare cedole si affronterebbero esclusivamente nel breve termine, nello specifico fino a giugno 2014, fin dovela RBS Obiettivo6% potrebbe non pagare alcuna cedola. Pertanto risulterebbero elargite 12 cedole trimestrali su 21 potenziali. Gli 89,9 euro esposti in lettera al MOT scontano di fatto già tale scenario e in base alla stima futura del tasso interbancario, l’obbligazione consentirebbe di ottenere un ritorno lordo su base annua del 5,735%.
Decisamente più aggressivala RBS Obiettivo8% ( Isin GB00B6HZ2257) che prevede l’erogazione di una cedola annua dell’8% qualora l’Euribor 3 mesi rimanga all’interno del range compreso tra l’1,5% e il 4,5%. Rispetto alla precedente emissione,la RBS Obiettivo8% è in grado di rendere un flusso cedolare più elevato in virtù di una durata più lunga (scadenza 15 luglio 2021) e di un sensibile restringimento del range entro il quale l’Euribor potrà muoversi senza compromettere il pagamento delle cedole, dall’1% della barriera down della RBS Obiettivo 6% all’1,5% dell’ultima arrivata in ordine di tempo. Alla luce di tali caratteristiche, il secondo bond dell’emittente britannica, visto l’andamento del tasso interbancario di riferimento dell’area Euro, risulta essere maggiormente penalizzato dalla progressiva contrazione che ha caratterizzato i corsi dell’Euribor. Anche in questo caso, si rivela estremamente utile analizzare i forward che esprimono i tassi di interessi futuri attesi dal mercato. Facendo riferimento al medesimo grafico, si nota come il mercato stimi un progressivo aumento dell’Euribor trimestrale tale da riportare i corsi oltre il range minimo dell’1,5% solo entro il secondo trimestre del 2015. Pertanto, si comprende come nel caso in cui l’attuale previsione del mercato venisse confermata,la RBS Obiettivo8% potrà erogare esclusivamente 24 cedole trimestrali su 37 appuntamenti complessivi. Anche in questo caso, l’importante flessione dei corsi dal nominale, sconta di fatto già tale scenario, con gli 85,93 euro esposti in lettera al MOT che facendo fede alle previsioni odierne, consentirebbero di garantire un ritorno su base annua del 6,77%.