L’EURO MOSTRA I MUSCOLI

Tenuta inattesa dei livelli della divisa unica contro le principali valute. Focus Eur/Usd anche in ottica di copertura

In scia ai dati poco confortanti giunti da Spagna e Portogallo, la crisi debitoria dei Periferici torna nuovamente d’attualità nell’Eurozona. Lo scarso appeal dei titoli greci, anche dopo lo swap, aveva già fatto accendere la spia rossa sul poderoso trend innescato dai due piani LTRO, che avevano inondato il mercato di liquidità dando respiro sia al mercato azionario che obbligazionario. Il rallentamento economico in atto, nonostante l’accordo dell’Ecofin sull’entità dei fondi messi a disposizione per scongiurare default multipli (800 miliardi di euro), potrebbe portare ad un marcato raggiungimento dei target per la riduzione dei deficit nazionali, come accaduto in Portogallo con gli ultimi dati che vedono una crescita del deficit a 799 milioni dai 274 milioni del 2011.

In tale scenario, spicca l’egregia tenuta dell’euro contro le principali valute, in particolare contro il dollaro statunitense, ora a quota 1,334 e poco distante dal top degli ultimi cinque mesi in area 1,35. Guardando alla correlazione che il tasso di cambio risulta avere con il mercato azionario, anche in ottica di copertura può essere interessante osservare l’andamento delle obbligazioni denominate in dollari. A fronte di un maggior rischio, la diversificazione valutaria, infatti, è in grado di accrescere il flusso cedolare in caso di  deprezzamento della divisa unica. Nel caso specifico, guardando all’offerta di RBS, si segnala in modo particolare la Royal Four% ( Isin XS0502707853 ).

Per via di una scadenza di breve termine, prevista per il 7 maggio 2015, e quindi grazie ad una bassa duration con una cedola fissa distribuita su base trimestrale,la Royal Four% è una delle proposte più interessanti a disposizione dell’investitore privato che desideri puntare su un prodotto a tasso fisso esposto in dollari. Nello specifico, tenuto conto dei correnti 100,55 euro, in virtù della cedola annua del 4% distribuita su base trimestrale, il rendimento annuo in valuta prospettato a scadenza ammonta oggi circa al 3,81% lordo.

Tuttavia, come in qualsiasi prodotto denominato in valuta estera, il tasso di cambio gioca un ruolo fondamentale sulle sorti dell’investimento: in tale ottica, sebbene il rapporto tra l’euro e il greenback non presenti una volatilità paragonabile alle valute emergenti, il profilo di rischio implicito è da ritenersi più elevato rispetto ad un classico investimento a tasso fisso. Infatti un forte movimento contrario del tasso di cambio, ovvero un aumento del tasso di cambio Eur/Usd, rischierebbe di compromettere addirittura la protezione del nominale a scadenza.

Al fine di fornire una esemplificazione della relazione cambio-rendimento, si è provveduto ad effettuare una simulazione volta ad evidenziare la variazione dello yield to maturity in corrispondenza delle diverse evoluzioni del dollaro statunitense contro l’euro. In base ai correnti valori, i risultati ottenuti evidenziano come progressivi scostamenti del tasso di cambio sottostante, impattino in maniera marcata sul rendimento teorico a scadenza. Nello specifico, ipotizzando un allungo progressivo del cambio Eur/Usd del 10% fino alla naturale scadenza, il rendimento teorico scenderebbe all’1,19% lordo. Analogamente, qualora fosse il green back ad apprezzarsi del 10% contro l’euro, il rendimento a scadenza salirebbe all’8,73% al lordo della ritenuta fiscale.

In tale ottica, diviene fondamentale stabilire l’orizzonte temporale di investimento e altresì monitorare attentamente il tasso di cambio sottostante. Il grafico previsionale si può rilevare quindi un valido strumento a supporto delle strategie dell’investitore. Considerato un orizzonte pari ad un trimestre, andando per ordine, la linea rossa indica la distribuzione di probabilità del tasso di cambio dell’euro contro la divisa statunitense, che risulta essere leggermente spostata verso destra rispetto sia allo spot corrente che rispetto al forward stimato dal mercato (linea viola).  Guardando agli istogrammi invece, la linea verde riguarda la densità degli analisti (provider) per ogni singolo livello previsto dello spot, mentre la linea tratteggiata azzurra esprime il range di oscillazione previsto per un orizzonte pari ad una settimana. Ancora più interessante in tal senso il grafico di medio termine che mette in relazione  l’andamento dello spot in base ai forward (linea tratteggiata azzurra) con la previsione media degli analisti (linea bianca).