ALLA RICERCA DI UN BIS
Osservato speciale della settimana è il Bis Certificate di Deutsche Bank. Serve un minirally per il rimborso a maggio mentre per la scadenza di novembre è tutto più semplice.
Quando si acquistano certificati, in genere si acquista volatilità. Poiché le opzioni, il cuore di questi strumenti, sono contratti a termine, l’esposizione indiretta ad un determinato asset incide solo parzialmente sul valore dello strutturato, mentre buona parte del relativo fair value è attribuito alla durata residua e all’ampiezza delle escursioni di prezzo del sottostante. Questo spiega da un lato il disallineamento che spesso caratterizza l’andamento di un certificato rispetto al relativo sottostante e dall’altro offre interessanti spunti operativi in merito al timing d’ingresso. Tra le proposte da mettere in watchlist, nell’attesa di ricevere conferme o smentite sul corrente trend di mercato, si segnala il Bis Certificate di Deutsche Bank, in scadenza il prossimo 30 novembre. Scritto su un paniere di indici composto da Eurostoxx 50 e S&P BRIC 40 Eur, ai 107,15 euro a cui è esposto al Sedex, il certificato riconoscerà a scadenza un rendimento su base annua del 9,51% a patto che l’indice delle blue chip europee non perda oltre il 34,9% e l’S&P Bric 40 oltre il 38,5% dai valori attuali.
Al pricing corrente contribuisce non solo il basso valore della volatilità ma anche la presenza di un’opzione autocallable con scadenza il prossimo 23 maggio. A tale data, il Bis dell’emittente teutonica potrà infatti rimborsare anticipatamente un importo pari a 110,5 euro se entrambi i sottostanti chiuderanno ad un valore non inferiore a quello iniziale, rilevato a 2739,37 punti per l’Eurostoxx 50 e a 2431,43 punti per l’indice rappresentativo dei paesi BRIC. In caso contrario, il certificato si dirigerà alla scadenza del 23 novembre, dove se entrambi gli indici rileveranno un fixing a un valore superiore al 60% dello strike, ovvero alle barriere rispettivamente poste a 1643,622 punti per l’indice europeo e a 1458,858 punti di S&P Bric 40 Eur, rimborserà 114 euro. Se invece almeno uno dei due chiuderà al di sotto di tale soglia knock out, il payoff replicherà l’andamento del peggiore rispetto al valore di partenza. Poiché entrambi gli indici stanno scambiando ad un livello non sufficiente all’estinzione, in caso di ulteriore flessione, l’incremento della volatilità e la perdita dell’opzione autocallable penalizzeranno con buona probabilità il valore del certificato, creando di fatto un’interessante opportunità in ottica del potenziale rimborso a scadenza dei 114 euro.
Rivolgiamo allora l’attenzione ai due sottostanti. Ai fini del rimborso anticipato, dati i correnti 2525,69 punti dell’indice del Vecchio Continente e i 2373,57 punti dell’S&P Bric 40 Eur, tenuto conto dei dividendi attesi su ciascun sottostante, è necessario che l’Eurostoxx 50 recuperi l’11,18% per ritornare sullo strike iniziale, mentre per l’indice emergente basterebbe un rialzo del 2,93%. Ipotizzando che l’Eurostoxx 50 si confermi il worst of anche nei prossimi mesi, alle attuali condizioni di mercato sarebbero ridotte al 15,39% le probabilità di rimborso anticipato a 110,5 euro. Qualora ciò si verificasse, l’acquisto a 107,15 euro determinerebbe tuttavia un ottimo rendimento su base annua pari al 19,41%.
La mancata estinzione anticipata, renderà invece necessario aspettare ulteriori sei mesi per ottenere la liquidazione automatica e ciò determinerà una situazione di incertezza sull’esito conclusivo, sebbene sia fondamentale ricordare che a tale data il trigger per rientrare in possesso del nominale maggiorato del premio del 14% si sposterà drasticamente verso il basso. Il posizionamento al 60% della soglia attivante del rimborso massimo, pur tenuto conto dei dividendi attesi, stimati a 40,63 punti sull’Eurostoxx 50 e a 35,90 punti sull’S&P BRIC 40 Eur, fornirà un valido sostegno alle quotazioni dello strumento anche in caso di flessione dei due sottostanti. Naturalmente, data la presenza di un’opzione a barriera, una flessione che dovesse assumere i connotati di un forte ribasso accentuerebbe il deprezzamento del certificato. In ultima analisi si segnala che la correlazione tra i due indici sottostanti è positiva, nella misura di 0,527.