NUOVI EASY EXPRESS CON REBATE
Come battere il sottostante sul fronte del rischio con i nuovi Easy Express con premio aggiuntivo incondizionato
La forte volatilità che nei mesi scorsi si è abbattuta sul comparto azionario mettendo in ginocchio molti strutturati agganciati ai componenti del comparto bancario, ha fatto spostare l’attenzione su quei certificati che rimandano alla naturale scadenza l’appuntamento per la rilevazione del livello knock-out. Particolarmente interessanti in ottica di gestione del rischio, in quanto sostanzialmente neutrali ai movimenti del sottostante nel breve termine, a patto di poter sostenere la fisiologica volatilità dei prezzi nelle fasi fortemente ribassiste, gli Easy Express tornano ancora una volta sotto i riflettori ponendosi come valida alternativa all’investimento diretto nel sottostante. Il Punto Tecnico di questa settimana, all’interno del vasto panorama di proposte dotate di tale profilo di rimborso, che conta oggi 104 emissioni, si focalizza su 13 Easy Express emessi da Macquarie nel corso del mese di dicembre che presentano un’interessante variante al classico profilo di rimborso.
In particolare, tale emissione presenta un importo aggiuntivo, detto propriamente “rebate”, in sostituzione del classico rimborso express, che al contrario di quest’ultimo, viene erogato in maniera incondizionata. Ovvero, alla data di valutazione finale, tale importo aggiuntivo viene di fatto sommato al rimborso dell’intero nominale, qualora sia rispettato almeno il livello barriera del relativo sottostante, altrimenti viene aggiunto al rimborso “lineare” nel caso di evento knock-out.
Questa importante caratteristica aggiuntiva, grazie al rendimento cedolare, pone di fatto tali certificati a metà strada tra un’obbligazione a tasso fisso e un certificato con barriera. Infatti, dell’obbligazione a tasso fisso gli Easy Express dotati di rebate recepiscono il flusso cedolare annuale, mentre il rimborso aleatorio del nominale, come detto in precedenza, viene ereditato dai classici strutturati caratterizzati da un livello invalidante.
L’ANGOLO DELLO STRUTTURATORE
Prima di scendere nel dettaglio delle nuove emissioni, fedeli alle finalità di questa rubrica, apriamo una breve parentesi tecnica dedicata all’analisi della struttura opzionale implicita a tali certificati di investimento. L’acquisto di un Eays Express con rebate è finanziariamente equivalente alla seguente strategia in opzioni:
- Acquisto di una call con strike pari a zero, per la replica lineare del sottostante
- Acquisto di un’opzione call digital con strike pari al livello barriera e con payout pari al differenziale tra strike e livello barriera, per la protezione condizionata del capitale a scadenza, rilevata esclusivamente alla data di valutazione finale
- Vendita di un’opzione call lineare con strike pari allo strike del certificato, per fissare il rimborso massimo a 100 euro
- Acquisto di n opzioni call digital con strike pari a zero, quindi sempre esercitabili, e con payout pari all’ammontare dell’importo aggiuntivo, con n pari al numero di date intermedie.
E’ importante sottolineare come l’importo aggiuntivo, erogato non più sottoforma di bonus a scadenza, consenta di migliorare il raffronto verso le performance del relativo sottostante in caso di forte discesa dei corsi compensando in alcuni casi il mancato incasso dei dividendi distribuiti dal sottostante.
CERTIFICATI SOTTO LA LENTE
Sono 13 i certificati oggetto di questa analisi, di cui i primi sei presentati in tabella che, vista la scadenza prevista per il 15 dicembre 2014, sono stati strutturati in modo tale da distribuire un importo aggiuntivo con cadenza annuale. La caratteristica di rilevare esclusivamente alla data di valutazione finale il livello trigger (barriera), valido per la protezione dell’intero nominale, fa in modo che le probabilità di riuscita dell’investimento, calcolate come di consueto dall’indice proprietario CED|Probability, siano piuttosto elevate, sebbene la maggior parte dei sottostanti scelti presentino una volatilità molto alta, ad esclusione di Enel. Non possono non saltare all’occhio le due proposte agganciate ai titoli bancari nostrani, come Intesa Sanpaolo ed UniCredit. Proprio su quest’ultima Macquarie ha strutturato due certificati che oggi, visto il ribasso del titolo in seguito all’aumento di capitale, che ha decretato la rettifica dei livelli iniziali, presentano un interessante profilo di rischio-rendimento, anche per coloro che dovessero oggi trovarsi incastrati sul titolo con prezzi di carico molto più alti delle correnti quotazioni.Tra i due, merita sicuramente di essere tenuto sotto stretta osservazione quello con scadenza dicembre 2012. Gli attuali 2,536 euro del sottostante, distano solo 3,71 punti percentuali dal livello trigger (barriera) che, qualora venga ripreso alla data di valutazione finale, decreterebbe un rimborso complessivo pari a 115,5 euro che, in virtù dei correnti 76,8 euro in lettera al Sedex, garantirebbero un ritorno del 50,39%.