CJ 877: Il portafoglio modello di marzo

A poco più di un mese dall’ingresso alla Casa Bianca di Donald Trump i mercati finanziari iniziano a mostrare segni di nervosismo. I dazi sulle importazioni imposti dal neo-presidente degli Stati Uniti stanno pesando sulle prospettive di crescita economica globale, mentre le tensioni Geopolitiche stanno alimentando l’avversione al rischio. Questo complica anche il lavoro delle banche centrali, intrappolate nella morsa dell’inflazione e della recessione economica. In questo contesto di estrema incertezza, gli investitori possono giocare in difesa orientandosi su asset difensivi, selezionando titoli dei settori meno esposti alla volatilità e facendo ricorso a strategie di investimento caratterizzate da una forte asimmetria. Su questi principi l’Ufficio Studi di Certificati e Derivati ha costruito il portafoglio modello per il mese di marzo, selezionando cinque emissioni tra gli oltre 10.000 certificati di investimento disponibili. La diversificazione prevede anche l’esposizione su indici e sul settore assicurativo mentre per la protezione si punta su barriere profonde o sull’opzione airbag.
Altro tema caldo è il piano da 800 miliardi di euro per il “ReArm Europe”, che ha portato la Germania a rivedere il “debt brake”, ossia il pareggio di bilancio in Costituzione, creando un’immediata reazione sul mercato obbligazionario, con i rendimenti su ogni scadenza dei titoli sovrani europei in forte rialzo. Un aspetto questo che continua a favorire l’intero settore bancario nonostante le valutazioni dei titoli siano cresciute molto. Per chi volesse continuare ad investire su questo tema, ma sfruttando l’asimmetria data dall’opzione airbag, BNP Paribas ha emesso un nuovo Phoenix Memory Airbag Callable scritto su un basket composto da Unicredit, Banca MPS, BPER e Banco BPM, caratterizzato da una barriera posta al 55% e da premi periodici mensili dello 0,95% che consentono di puntare ad un rendimento dell’11,4% annuo.