CJ844: All Coupon e Double Coupon, un boost per l’autocall

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Christine Lagarde non ha deluso le aspettative e al termine del meeting della BCE di giovedì ha annunciato il primo taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto. Le sorprese sono arrivate, invece, dalla revisione al rialzo delle stime sull’inflazione, che salgono al 2,5% contro il 2,3% ipotizzato a marzo, che fa slittare in avanti l’arrivo al target del 2% previsto nel 2025.

L’inflazione, pertanto, continuerà ad essere uno degli elementi chiave che dominerà la scena nei prossimi mesi, influenzata anche dalle tensioni geopolitiche che per il momento non sembrano placarsi. Si delinea uno scenario di incertezza che potrebbe portare i mercati azionari anche a lateralizzare per i prossimi mesi in attesa di notizie che possano definire il quadro macroeconomico mondiale.

Il segmento dei certificati di investimento offre diverse opportunità di valorizzare al massimo le fasi laterali o moderatamente ribassiste dei mercati, ma nell’ultimo periodo uno degli ostacoli che gli investitori si sono trovati ad affrontare è quello del rimborso anticipato che in molte occasioni ha fatto terminare anzitempo investimenti con rendimenti interessanti difficilmente rimpiazzabili alle stesse condizioni. In questo senso l’industria si è mossa proponendo al mercato due particolari strutture che permettono di estrarre il massimo valore anche dall’opzione del rimborso anticipato. Due sono le formule che abbiamo confrontato per metterne in evidenza caratteristiche e peculiarità: da una parte gli Accelerator o All Coupon e dall’altra i Boosted o Double Coupon che in due modi diversi offrono un premio aggiuntivo in caso di autocall.

Tornando al tema dei tassi di interesse, uno dei settori che potrebbe beneficiare dei tagli è il settore delle utilities. In ottica di asset allocation tattica con l’obiettivo di diversificare su temi anticiclici, tra le ultime emissioni arrivate sul mercato, il Phoenix Memory Step Down di BNP Paribas scritto su un basket di titoli Veolia, A2A, Verbund ed E.On che punta ad un rendimento potenziale del 9,6% annuo con barriera al 60%.