È uscito il Certificate Journal n.782
Dopo un avvio di anno scoppiettante, i mercati azionari prendono una pausa dai rialzi con gli operatori che sono tornati a guardare all’inflazione, ai tassi di interesse e soprattutto alle misure che le banche centrali dovranno intraprendere per rispristinare il rapporto corretto tra questi. Un compito non facile per le istituzioni finanziarie, che richiede un minuzioso esercizio di equilibrio per non andare a minare la ripresa delle già deboli economie dei paesi e gli utili delle aziende. Per il momento siamo di fronte a una sana correzione dopo i poderosi rialzi dell’ultimo trimestre ma le incertezze sono tante e gli investitori sono poco propensi a farsi carico dei rischi. Un’esigenza che è stata recepita dall’industria dei certificati di investimento che continua a proporre strutture con carattere difensivo. Tra le ultime novità gli Switch to Protection di BNP Paribas che nascono come dei classici Cash Collect e dopo il primo anno possono trasformarsi in certificati a capitale protetto e premi incondizionati. Un’altra arma per difendersi dall’incertezza è quella di puntare ai sottostanti meno volatili ovvero gli indici. Proprio il ribasso degli ultimi giorni ha riportato vicino al nominale il prezzo di un Phoenix Memory Softcallable di Leonteq legato a un paniere di quattro indici azionari. Un certificato che alle condizioni attuali, a fronte di una barriera posta a una distanza del 40%, offre un potenziale rendimento superiore al 7% annuo.
Da segnalare tra gli eventi della settimana appena passata, la partecipazione record alla sessione del corso base di Acepi che mostra la crescita di interesse per questo segmento di investimenti. Il prossimo appuntamento con il Corso Avanzato e per il 9 marzo prossimo. Prima di questo, ricordiamo che è in programma per il 1 marzo il webinar con Société Générale mentre l’8 e il 9 marzo si rinnovano gli appuntamenti online con Leonteq e Marex.