È uscito il Certificate Journal n.756
Ci aspetta un’estate rovente, non solo climaticamente. Quanto successo in settimana, con la caduta del governo Draghi, ha scritto un nuovo capitolo della storia politica italiana. Il Presidente della Repubblica ha sciolto le camere e il 25 settembre prossimo i cittadini italiani saranno chiamati alle urne.
Immediate e inevitabili le conseguenze sui mercati finanziari con lo spread volato a 220 punti e con Piazza Affari trascinata al ribasso dai titoli bancari. Ad alimentare le tensioni è poi la presidente della Bce Christine Lagarde, che oltre al rialzo del costo del denaro dello 0,5%, ha annunciato l’attivazione dello scudo anti-spread ma con criteri restrittivi.
Un mix di notizie che è facile immaginare farà restare a livelli mediamente alti la volatilità sul mercato azionario italiano. In questo contesto, per chi vuole approfittare dei livelli bassi dei titoli, oppure ottimizzare in portafoglio sfruttando le caratteristiche di asimmetria dei certificati di investimento, sul mercato nell’ultimo periodo sono arrivate diverse nuove emissioni anche a singolo sottostante con profili di rischio rendimento molto appetibili. In questa occasione siamo andati ad analizzare la nuova serie di Autocallable Cash Collect di Morgan Stanley che ha proposto 8 nuovi certificati con barriere al 60% e rendimento potenziale che arriva fino al 11,6% annuo.
Dotato di una barriera ancora più profonda, posta al 40% dei livelli iniziali, e di premi periodici mensili è invece un Fixed Cash Collect di Barclays legato a tre titoli del settore auto che abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento. Per il segmento dei leverage riflettori puntati su Alphabet che ad inizio settimana, grazie allo stock split, ha ridotto il valore del proprio titolo rendendolo più alla portata dei piccoli investitori.