Un Cash Collect su indici
Con la volatilità in ascesa si aprono le opportunità anche sugli indici. Focus su un Cash Collect Memory su Dax e FTSE Mib
L’inasprimento delle tensioni tra Russia e Ucraina, e soprattutto il fallimento dei colloqui tra le due parti, stanno alimentando la
volatilità sui mercati finanziari. Il VSTOXX, l’indice della volatilità dell’Eurostoxx 50, è volato nelle ultime ore oltre quota 40 punti, a livelli che non si vedevano dal periodo della pandemia. Una variabile questa, che come si è avuto modo di appurare proprio all’apice della crisi portata dal Covid, influenza pesantemente prezzi e caratteristiche dei certificati di investimento.
Maggiore è la
volatilità e più attraenti diventano i profili di rischio rendimento dei certificati e alcune strutture o sottostanti che non offrivano spunti di investimento interessanti ora iniziano a diventarlo. In particolare, nelle ultime settimane si stanno riaffacciando sul
mercato certificati legati agli indici più tradizionali e tra questi anche un Cash Collect Memory di Vontobel scritto su un basket composto dal nostro FTSE Mib e il Dax (DE000VX7FE21). Entrando nel dettaglio di questo strumento, la durata complessiva dell’investimento è di tre anni con la scadenza fissata per il 3 marzo 2025. Prima di giungere a questa data sono previste, con cadenza trimestrale, delle date di valutazione intermedie. La prima è fissata per il 27 maggio prossimo e sarà utile solo al pagamento del primo premio periodico dello 0,9% che si attiverà se gli indici non avranno perso più del 35% rispetto ai livelli iniziali. E’ da sottolineare la presenza dell’effetto memoria sui premi: ciò significa che nel caso in cui le condizioni non consentissero il pagamento del premio, questo non sarà perso ma verrà accantonato per essere erogato in una data successiva.
A partire dalla seconda data di osservazione in programma, ovvero dal 28 agosto 2022, si apriranno inoltre le finestre di uscita anticipata. In particolare, qualora gli indici siano almeno pari ai loro strike, si attiverà il rimborso anticipato dei 100 euro nominali a cui si aggiungerà il premio periodico. Qualora si arrivi alla data di valutazione finale del 24 febbraio 2025 si guarderà solo alla soglia del 65%: per chiusure degli indici pari o al di sopra di questa verrà restituito il nominale e il premio periodico spettante, e di quelli eventualmente in memoria, mentre al di sotto si subirà per intero la performance negativa dell’indice peggiore. Il certificato è oggi esposto a un prezzo in lettera di 96,40 euro con il FTSE Mib worst of in ribasso dell’8,63% dallo strike. Pertanto, a fronte di un buffer del 28,86% il certificato punta a riconoscere Cun rendimento del 4,98% su base annua.