Italia sotto la lente
Le 4 big italiane compongono il sottostante del nuovo Phoenix Memory Reload TCM di Leonteq
I titoli italiani, in ottica di repricing, del rischio stanno tornando particolarmente d’attualità per gli investitori. Non è un caso, infatti, che i flussi sia lato investment che leva stanno tornando ad interessare i titoli value e in particolare i certificati con sottostanti i titoli italiani. In questo trend piuttosto delineato, sono molti gli emittenti che a buon ritmo stanno rinnovano l’offerta. Non fa eccezione Leonteq che ha recentemente portato al Sedex un nuovo Phoenix Memory TCM (Isin CH1158662606) caratterizzato dall’opzione Multichance, conosciuta anche con il nome di Reload, interamente agganciato ai titoli italiani. Il basket sottostante è formato da Eni, UniCredit, Stellantis e Intesa San Paolo e la struttura è quella base dei certificati a capitale protetto condizionato con premi
periodici a cui si aggiunge anche il collaterale (TCM) che immunizza il rischio emittente. Il basket rappresenta la top selection dei titoli dei titoli che muovono il FTSE Mib e il flusso annuo dei premi periodici mensili dello 0,85%, ovvero il 10,2% annuo, vale
qualche punto percentuale in più del dividendo medio dei rispettivi sottostanti.Guardando alla struttura dei premi, dotati di effetto memoria, il trigger per il pagamento è stato posto al 60% dello strike. L’opzione autocallable diventerà attiva da agosto 2022 e come da marchio di fabbrica di Leonteq si partirà da un trigger fisso del 100% che scenderà al 95% a partire da marzo 2023 e successivamente con ritmi decrescenti del 5% ogni anno. Se si giungerà alla data di valutazione finale del 4 febbraio 2025, il profilo di payoff presenta un rendimento del 32%, dato dall’incasso di tutti i premi a disposizione, a patto che tutti i titoli vengano rilevati al di sopra della barriera posta al 60%. Rispetto alle emissioni classiche, l’opzione aggiuntiva multichanche, rende più protettiva la struttura: infatti, con un solo titolo al di sotto della soglia invalidante verrà comunque riconosciuto il rimborso dei 1000 euro nominali. In caso contrario, ovvero con due o più sottostanti sotto barriera, il rimborso verrà calcolato in funzione della performance del titolo peggiore.In definitiva il certificato rappresenta un buon compromesso in grado di mixare rendimento e rischio, monetizzando banche la volatilità dei sottostanti che in quest’ultimo periodo ha abbandonato al rialzo i livelli medi dell’ultimo banno. Anche sul fronte della barriera
capitale, il 60% rappresenta un buon compromesso anche nei termini di protezione soprattutto considerata la presenza dell’opzione multichance.