È uscito il Certificate Journal n.688
E’ giusto passato un anno da quando sono iniziati i primi lockdown a seguito della diffusione del Covid 19. Nei pensieri di molti si trattava di un evento straordinario che sarebbe durato non più di qualche mese ma purtroppo così non è stato. E’ stato un vero e proprio sconvolgimento a livello mondiale, che obbligato le istituzioni di tutto il mondo a ricorrere a misure eccezionali che sui mercati finanziari hanno creato delle grosse anomalie. Molti ricorderanno la serata in cui il prezzo del petrolio della scadenza di maggio 2020 fini addirittura in negativo con la conseguente crisi di tutti i titoli del settore petrolifero. Da quel momento sono trascorsi poco meno di 10 mesi e in questo breve lasso di tempo il prezzo del greggio è tornato ai livelli pre-crisi con gli stessi titoli che tentano il recupero. In tal senso non poteva mancare un approfondimento sul tema che guardasse ai certificati che possono far approfittare di questo momento positivo del settore. Da questo è nata una Top Selection di 5 strumenti capaci di restituire rendimento sia in scenari positivi che anche nel caso di eventuali passi indietro. Ma oltre ai titoli, il segmento dei certificati consente di puntare direttamente anche sull’andamento del prezzo del petrolio senza necessariamente utilizzare i future con i conseguenti rischi connessi. In particolare, sul Sedex è ampia la gamma di certificati leverage che consentono di operare sia in ottica intraday che con orizzonti più lunghi sull’oro nero. Passando ai mercati azionari, nelle ultime settimane stiamo assistendo ad un’impennata della volatilità che potrebbe creare delle interessanti opportunità. Proprio sfruttando un mix di sottostanti che fa leva su queta fondamentale variabile, Credit Suisse ha strutturato un Phoenix Memory Airbag con spiccate note diversive, con una barriera posta al 40% degli strike, ma con rendimento da high yield dato da un premio mensile dell’1%.