È uscito il Certificate Journal n.660
Non è necessario sottolinearlo, ma il 2020 si sta rivelando sempre più un anno che ricorderemo a lungo per l’eccezionalità degli eventi. Parlando di mercati finanziari, in quattro mesi abbiamo visto uno dei ribassi più profondi del secolo a cui è seguito uno dei recuperi più veloci di sempre. Non a caso per gli indici americani si è appena chiuso il secondo miglior trimestre dal 1998. Eccezionale anche il fatto che in questo contesto, dove si stanno facendo ancora i conti con i danni causati dalla pandemia e soprattutto quando ancora non si sa bene quando finirà, la Cina sia intervenuta sulla borsa ordinando a due fondi pensionistici a controllo statale di ridurre le posizioni su alcuni titoli saliti in modo anomalo.
Troppo veloce il passaggio dal sostegno per evitare il patatrac al calmierare gli entusiasmi per evitare possibili bolle con una volatilità che nonostante tutto rimane a livelli mediamente alti. Un panorama che se da una parte è un invito alla prudenza, dall’altra consente agli strutturatori di creare certificati con profili di rischio rendimento particolarmente interessanti. In tal senso siamo andati a guardare la nuova emissione di Cash Collect Autocallable di Unicredit tra i quali spicca un certificato scritto su tre titoli del settore aereo, su cui molti investitori stanno scommettendo, che punta a un rendimento del 40% annuo. Tanto rendimento equivale sempre a tanto rischio e pertanto va moderata l’esposizione. Nettamente più prudente il nuovo Phoenix Memory Airbag sul settore automobilistico che si propone con un rendimento nettamente ridimensionato che comunque rimane a doppia cifra su base annua in virtù dall’ammortizzatore delle perdite offerto da questa struttura.
L’ultima analisi per questa settimana riguarda Generali e tutti i certificati a leva per puntare sul Leone di Trieste che ha rotto gli induci aumentando la propria quota in Cattolica aprendo a possibili M&A nel settore assicurativo.