È uscito il Certificate Journal n.650
Si sta per chiudere un’altra settimana non priva di emozioni per i mercati finanziari. Si è partiti dal taglio del rating al nostro bel paese da parte di Fitch, ad un solo passo dal tenutissimo “junk”, per passare poi al Pil Statunitense sprofondato oltre il 4,8%, contro un’attesa già ampiamente negativa al -4%. Dati che in un contesto normale avrebbero fatto colare a picco i mercati azionari e che invece hanno sortito esattamente l’effetto contrario. La giustificazione più immediata a una tale reazione è che un dato brutto, in questo momento, può solo sfociare in una forte reazione delle Banche Centrali e dei Governi pronti ad arginare il più possibile la crisi. Forse è prematuro affermarlo, ma siamo in una sorta di situazione da “win win “ dove qualsiasi notizia esca è comunque positiva. In questo contesto anomalo, ancora una volta il segmento dei certificati di investimento ci propone delle interessanti soluzioni che sostanzialmente consentono proprio di monetizzare, con rendimenti sopra la media, l’eccezionalità del momento o, se vogliamo chiamarla con il suo nome, la volatilità. Una dimostrazione lo sono i nuovi Memory Cash Collect di BNP Paribas che mettono sul piatto della bilancia rendimenti annui che vanno oltre il 20%, impensabili da ottenere persino con i più spinti basket di sottostanti visti nei primi mesi di questo 2020. Allo stesso modo non si erano mai viste emissioni a “sconto” come il Phoenix Memory di UBS che da qualche settimana macina volumi a tutto spiano. Un contesto ideale per essere cavalcato con i certificati a leva, presenti in gran numero per puntare sul FTSE Mib, indice di riferimento del mercato italiano. Tanta carne al fuoco e tanti temi da approfondire in questo lungo fine settimana, con i mercati europei chiusi per la festività del primo maggio