Da Leonteq il certificato trasformista
C’è alta tensione nelle borse. Per affrontarla, Leonteq lancia i Probation Autocallable
L’esigenza di protezione è oggi particolarmente sentita dagli investitori, così come la necessità di affrontare nel migliore dei modi eventuali nuove fasi negative. L’utilizzo combinato delle opzioni accessorie che compongono la struttura sottostante ai certificati di investimento, di fatto strutturandone il profilo di rimborso a scadenza, aiuta l’emittente ad essere quanto più in linea con l’esigenza del mercato. Ecco che, con una volatilità che sta rientrando dagli eccessi, Leonteq lancia sul mercato due nuove emissioni dal payoff atipico. Si tratta di una nuova serie per l’emittente svizzero e prendono il nome di Probation Autocallable. Entrando subito nel dettaglio, il profilo di payoff è identico a quello di un classico Phoenix Autocallable ma con l’aggiunta di un’opzione addizionale, ovvero la “Probation feature”. Questa si attiverà se il sottostante con la peggiore performance, durante il periodo di “probation”, non chiuda mai una seduta di borsa ad un prezzo pari o inferiore alla barriera di “probation”, e farà si che il certificato, da capitale condizionatamente protetto, si trasformi in un prodotto a capitale protetto a scadenza, fermo restando la possibilità del richiamo anticipato. L’obiettivo di questo certificato è pertanto quello di sfruttare una fase lateral-ribassista che solitamente accompagna movimenti correttivi di entità importante come quello in corso, per far si che la struttura diventi a tutti gli effetti un capitale protetto, mantenendo però intatte le caratteristiche distintive dei Phoenix, ovDa Leonteq il certificato trasformista In questo momento di alta tensione Leonteq lancia i Probation Autocallable vero i premi periodici. Entrando ora nel dettaglio, per entrambi i certificati di recente emissione, la probation barrier rilevata solo sui valori a chiusura di giornata, è fissata al 60% del livello di fixing iniziale dei sottostanti. Il probation period, ovvero il range temporale di osservazione per la trasformazione in capitale protetto incondizionato, è di tre mesi e più nello specifico va dal 20 marzo al 22 giugno 2020. Leonteq ha strutturato due distinti basket, ovvero un Probation Auto callable su Generali, Enel ed Eni (Isin CH0528260950) e un secondo Probabion Autocallable agganciato a Intesa San Paolo e UniCredit (Isin CH0528260968). Andando per ordine, il primo certificato dopo il primo trimestre di osservazione per la probabion barrier, inizierà a rilevare con cadenza trimestrale i livelli dei sottostanti per attivare il pagamento dei premi periodici dell’1,5% (il 6 p.a), dotati di effetto memoria. Questi saranno messi in pagamento qualora nessuno dei sottostanti del basket venga rilevato al di sotto del 60% del proprio valore iniziale. A partire dal 22 giugno, ovvero dalla prima data di rilevazione, sarà attiva anche l’opzione autocall per il richiamo anticipato, nel caso in cui tutti i sottostanti rispettino lo strike iniziale. La barriera capitale di tipo europeo, quindi valida solo alla scadenza, anch’essa fissata al 60% degli strike iniziali. Tradotto, qualora nessuno dei tre sottostanti del basket segni alla scadenza biennale una performance negativa superiore al -40% dai livelli iniziali, il certificato rimborserà l’intero nominale. Da ricordare come in caso di validazione della probation barrier, questa ultima rilevazione verrà meno avendo già la certezza del rimborso garantito dell’interno valore nominale del certificato. Il secondo certificato è sulla carta maggiormente aggressivo, anche se sono solo due i titoli nel basket questi però sono sia correlati tra loro che distinti da una volatilità implicita molto più alta. Rimangono immutate le caratteristiche del certificato, come frequenza di rilevazione, trigger e barriera capitale a scadenza, nonché la durata. Varia esclusivamente il premio trimestrale che per questa proposta sale al 3%, ovvero il 12% annualizzato.