E’ uscito il Certificate Journal n.562
Dopo estenuanti trattative e tiraemolla finalmente si è insediato il nuovo Governo italiano. Lo spread tra BTP Bund ha immediatamente recepito l’evento abbandonando quota 300 e riportandosi verso quota 200 punti base. Nonostante ciò però, sul mercato azionario, e soprattutto sul settore bancario, permane un certo nervosismo sintomo che la speculazione sul listino milanese è tutt’altro che terminata. Proprio in tale contesto è possibile cogliere le migliori opportunità di investimento e proprio cercando di cogliere il timing perfetto, Unicredit ha emesso e portato in quotazione una nuova corposa serie di Bonus Cap. 28 nuovi strumenti legati a basket di titoli italiani ed esteri con barriere che in molti casi si sono andate a posizionare sui minimi storici dei sottostanti e che proprio in virtù di tali caratteristiche, e della ritrovata volatilità, offrono rendimenti che in alcuni casi superano abbondantemente la doppia cifra. Strumenti che possono efficentare i portafogli degli investitori, che è l’obiettivo primario anche del nuovo Protect Outperformance di Credit Suisse. Un certificato che mira a migliorare il profilo di rischio dei classici fondi azionari Europa, grazie alla presenza di una protezione condizionata del capitale fino a un ribasso del 30%, ma anche il profilo di rendimento grazie a una partecipazione al rialzo in leva 1,8. Nel processo di avvicinamento ai certificati da parte di quei consulenti finora restii a fare il passo in avanti verso la struttura più articolata di questi strumenti, il nuovo prodotto firmato Credit Suisse si presenta come uno dei primi candidati in ottica di diversificazione e ottimizzazione del gestito e dell’amministrato. Ma i guai non sono solo quelli del nostro Belpaese, con l’Inghilterra tornata a fare i conti con la Brexit. Proprio a tal proposito questa settimana siamo andati a guardare le opportunità offerte dal segmento leverage sul principare indice azionario londinese e sulla moneta della regina.