E’ uscito Certificate Journal n.552
In molti oramai, parlando di certificati, hanno imparato quasi a memoria che i dividendi distribuiti dal sottostante sono una voce di rinuncia che si rende necessaria per poter permettere alla banca emittente di acquistare le opzioni accessorie alla semplice replica lineare del sottostante. Ma in quanti tengono anche conto che lo stesso dividendo incide annualmente sui corsi azionari, creando di fatto un’illusione ottica in molte analisi di rischio rendimento? L’importanza dell’impatto sui corsi di un’azione o di un indice è tanto più alta quanto ci si avvicina al terzo lunedi di maggio, abitualmente il giorno in cui gran parte delle società incluse nell’indice FTSE Mib procede allo stacco del dividendo per il successivo pagamento. Un’eventuale rilevazione intermedia, utile per l’incasso di un coupon o per il rimborso anticipato, o la scadenza naturale di un prodotto con barriera, previste dopo il 21 maggio 2018 devono pertanto essere correttamente inquadrate all’interno di un orizzonte temporale nel quale il sottostante diminuirà fisiologicamente per un importo già noto e predeterminato. Attenzione dunque, come raccontato in questo numero, a interpretare la giusta distanza dalla barriera o dallo strike di certificati che hanno come sottostanti l’indice FTSE Mib, il cui attuale valore di 22.440 punti è in realtà da leggere come 21.970 punti una volta superato il D-Day di maggio o la quotazione di un’azione come Intesa Sanpaolo, che a seguito dello stacco di 20 centesimi ad azioni vedrà l’attuale prezzo di 2,97 euro scendere di colpo a 2,77 euro. Il rischio, del tutto evidente, è che certificati che al momento sono considerati “in the money” rispetto allo strike utile per l’esercizio anticipato nella realtà siano “out of the money”, come avviene ad esempio per un Express su Allianz analizzato come Certificato della Settimana. In questa stessa ottica, anche se con implicazioni opposte, si pensi al titolo ENI sottostante di due Corridor recentemente quotati da Unicredit e messi sotto la lente dell’Approfondimento: solo lo stacco del dividendo di maggio, semmai si arrivasse a quella data con la barriera superiore ancora integra, salverebbe il rimborso ipotetico di 10 euro a scadenza.