INTESA CON FORMULA MENSILE
Ha pagato più del dovuto la crisi del settore bancario italiano, essendo ancora oggi una delle migliori banche a livello europeo, ma al primo segnale di rimbalzo ha saputo spingere sull’acceleratore lasciandosi alle spalle la soglia psicologica di 1,50 euro e riavvicinando quota 2 euro. Intesa Sanpaolo si conferma cosi uno dei titoli più interessanti per chi vuole dare fiducia al settore bancario nazionale, pur non potendo garantire la solidità necessaria per impedire improvvisi scivoloni come quello a cui abbiamo assistito nell’ultimo semestre.
Da inizio anno la performance è infatti ancora ampiamente negativa (-36%) , sebbene risulti in ampio recupero dal -60% toccato sui minimi, motivo per cui un’esposizione lineare diretta potrebbe ancora riservare sorprese non gradite. Il segmento dei certificati arriva in soccorso di quanti credono nelle potenzialità del titolo bancario , fornendo una vasta serie di soluzioni caratterizzate dai più svariati profili di rimborso. Tra questi, si segnala in ordine cronologico di quotazione, un Phoenix emesso da ING che si distingue per il posizionamento dei livelli caratteristici e per la formula di rendimento cedolare mensile a un tasso annuo che sfiora la doppia cifra.
Più nel dettaglio, il Phoenix è identificato da codice Isin XS1429812388, e ha fissato lo strike a 1,967 euro – ovvero sui livelli correntemente quotati dal titolo. All’esatta metà ha invece posizionato la barriera, valida sia per il pagamento mensile dei coupon sia per la protezione del capitale alla scadenza naturale del 20 giugno 2018.
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