Un PHOENIX contro la speculazione
E’ palese, la volatilità ha preso il sopravvento sui mercati azionari e in particolar modo sul nostro listino milanese. Da qualche settimana oramai, guardando agli scambi si ha sempre più l’impressione che si stia verificando un vero e proprio attacco speculativo verso i nostri titoli.
Le notizie che man mano si susseguono sembrano frutto della ricerca spasmodica di una giustificazione alle vendite più che le vere motivazioni ai pesanti ribassi che stanno gettando nello sconforto più profondo i piccoli risparmiatori. In questo contesto, presi dal clamore di quanto sta succedendo passano in secondo piano, quasi inosservati si potrebbe dire, dati fondamentali quali sono le trimestrali che in molti casi stanno battendo le stime degli analisti.
Tra gli ultimi bilanci pubblicati c’è anche quello molto atteso di Unicredit che mostra un utile nel 2015 pari a 1,7 miliardi. Un dato inferiore ai due miliardi dello scorso anno, ma che supera le stime degli analisti che prevedevano solo 1,4. Il dato più sorprendente è quello relativo all’ultimo quarto dell’anno che si è chiuso in utile per 153 milioni in netta contrapposizione alle attese che stimavano una perdita di 140 milioni.
Dati che stonano con la performance del titolo che dai massimi fatti segnare il 27 aprile 2015 a 6,55 euro ha perso il 57,7% del proprio valore di cui buona parte proprio negli ultimi due mesi. Per chi volesse puntare su Unicredit puntando a un buon rendimento potenziale ma togliendosi l’ansia di gestire eventuali fasi di alta volatilità come quella attuale, può guardare al nuovo Phoenix che Deutsche Bank propone in collocamento fino al 7 marzo prossimo.
Un certificato di durata quinquennale che prevede il rendimento riconosciuto sotto forma di cedole annue a cui si può aggiungere eventualmente il rimborso del capitale, il tutto a predeterminate condizioni.