Non si vive di solo QE, nuove sfide economiche per l’eurozona
Finalmente il quantitative easing è realtà da qualche settimana e il programma di
acquisti di bond per 60 miliardi di euro al mese predisposto dalla Bce sembra aver
convinto tutti o quasi che per l’Eurozona si profila una fase di rinascita economica
e non solo.
Il QE ha infatti portato con sé grandi speranze per il ritorno a una crescita
economica sostenuta simile a quella precedente allo scoppio della crisi fi nanziaria.
Secondo l’agenzia di rating Standard & Poor sussistono però dei potenziali
nodi strutturali per i quali il QE non necessariamente riporterà l’Eurozona a crescere a ritmi sostenuti nonostante l’ambiente sia decisamente favorevole tra ripresa del credito, svalutazione dell’euro e dimezzamento dei prezzi del petrolio con conseguente aumento del reddito disponibile.
Lo stesso Mario Draghi ha ammonito questa settimana circa il rischio che i governi
si lascino distrarre dal QE, mentre la loro azione deve rimanere improntata su attente
politiche di bilancio abbinate all’implementazione delle riforme strutturali.
Tornando ai dubbi sollevati da S&P, l’ambiente favorevole potrebbe non bastare
per la zona euro che difficilmente tornerà …