Flop Abenomics, ma il mercato scommette ancora sul Giappone
Il Giappone prova a voltare pagina dopo l’inaspettato ritorno in recessione.
La nuova flessione del Pil registrata nel terzo trimestre è stata una vera e propria doccia
fredda per Tokyo portando il premier Shinzo Abe a rompere subito gli indugi annunciando
lo scioglimento del parlamento e nuove elezioni che probabilmente andranno in scena a metà dicembre. A mettere in ginocchio
l’economia nipponica è stato in primo luogo l’aumento dell’Iva dello scorso aprile
(dal 5 all’8%) e pertanto prima di riaffi dare la parola agli elettori il premier giapponese ha annunciato un rinvio alla primavera
del 2017 del nuovo rialzo dell’Iva (dall’8 al 10%) previsto per l’ottobre prossimo.
La ricaduta recessiva sancisce una virtuale sconfitta per la cosiddetta Abenomics inaugurata due anni fa dal premier uscente e
che poggiava su un mix di allentamento monetario, stimolo economico e di riforme
strutturali per il paese del Sol Levante che da anni lotta con una prolungata spirale deflattiva ma deve anche fare i conti con un debito monstre. Abe in questi due anni ha
cercato di coadiuvare stimoli economici e monetari senza precedenti con la necessità
di riportare sotto controllo le fi nanze pubbliche tramite la stretta sull’IVA.