Banche centrali, sara’ Exit Strategy a passo di lumaca?
Se nell’eurozona la Bce è intenta a rendere ancora più accomodante la propria politica monetaria, in giro per il mondo il tema dell’exit strategy diventa sempre più d’attualità.
Limitando lo sguardo alle economie più avanzate, la lontana Nuova Zelanda ha
già battuto il colpo due volte in questa prima metà del 2014 allontanando i tassi dai
minimi storici; sulla stessa strada appare avviata la Reserve Bank of Australia che
però aspetterà con ogni probabilità l’inizio del prossimo anno.
Tempistica simile attesa per la Bank of England (BoE) che probabilmente sarà la prima tra le big a rivedere al rialzo il costo del denaro in virtù della vitalità della ripresa in atto oltremanica.
Addirittura le minute relative alla riunione di inizio mese hanno rimarcato come, alla
luce del corposo ritmo di crescita economica, la relativamente bassa probabilità
che i mercati fi nanziari danno a un aumento del tasso bancario già quest’anno “è un
po’ sorprendente”. Già settimana scorsa il governatore della Boe, Mark Carney, aveva
rimarcato che i tassi di interesse potrebbero cominciare a salire prima del previsto aumentando le scommesse su un rialzo già quest’anno e mettendo ulteriormente le ali alla sterlina balzata ai nuovi massimi a 5 anni.