DOPPIA OPZIONE PER ENI

Se non c’è rimborso anticipato scatta la cedola fino al -30%. Scopriamo il nuovo Double Express di Banca IMI su Eni andato letteralmente a ruba in collocamento

Dopo un fine settimana frenetico, Matteo Renzi ha preso il posto di Enrico Letta alla guida del paese e la staffetta è stata accolta con freddezza da Piazza Affari. Tra i nodi cruciali che interessano gli investitori rientrano gli sviluppi dei progetti di dismissione da parte del Tesoro. In particolare Eni, oltre ad essere tra le aziende italiane interessate dalla privatizzazione dovrà fare i conti con la nomina dei nuovi vertici che avverrà il 13 aprile prossimo. Secondo alcune indiscrezioni il neo Premier sarebbe intenzionato a mettere alla guida della compagnia energetica l’attuale Ad di Vodafone, Vittorio Colao. Nonostante il rincorrersi di rumors gli analisti rimangono prudenti con raccomandazioni neutrali in attesa di sviluppi più concreti.

fne359Sul titolo del Cane a sei zampe, Banca IMI ha costruito proprio in questi giorni una nuova emissione di tipo Express dotata però di una particolare opzione che consentirà, in caso di mancato rimborso anticipato, di incassare almeno il premio. Il Double Express, andato letteralmente a ruba tra i sottoscrittori avendo esaurito il plafond in soli quattro giorni nonostante l’incremento in corsa dell’offerta di strumenti fino a un totale di 200 milioni di euro, verrà emesso con una durata complessiva di tre anni al temine dei quali l’investitore potrà conseguire un rendimento positivo anche in caso di ribasso del sottostante. In particolare se il valore di riferimento finale risulterà non inferiore al 70% del livello strike che verrà fissato in sede di emissione, verranno rimborsati i 100 euro nominali maggiorati di un premio del 7,3%. Qualora invece la performance dell’azione risulti negativa di una percentuale superiore al 30%,  per il rimborso si terrà conto dell’effettiva variazione come se si fosse investito direttamente su questa. Tuttavia prima di arrivare alla data di scadenza sarà possibile ottenere il via libera al rimborso anticipato automatico, in virtù della presenza di due finestre di uscita, di cui la prima prevista a un anno di distanza dall’emissione. In dettaglio, verranno rilevati i prezzi di chiusura di Eni nelle giornate del 19 e 20 febbraio 2015, o eventualmente l’anno successivo in seconda battuta, e se la loro media sarà almeno pari allo strike il certificato verrà rimborsato restituendo un totale di 107,3 euro ( il meccanismo della media varrà anche per la determinazione dei valori di strike e di riferimento finale). In caso di valori inferiori ma che comunque non vadano oltre la barriera l’investimento proseguirà e verrà erogata una cedola del 7,3%. E’ da sottolineare che per la sua costruzione opzionale, il certificato non prevede l’effetto memoria e quindi nel caso una o più cedole non vengano erogate non sarà possibile recuperarle.

Un rendimento su base annua superiore ai dividendi che Eni distribuisce anche in caso di performance negativa e non più nel solo caso di rimborso anticipato, come avviene per i classici Express, la protezione condizionata del capitale fino a un ribasso del 30% e l’assoggettamento alla Tobin Tax in misura quasi ininfluente ( 1 solo euro contro gli 80 da pagare per l’acquisto dell’azione su un controvalore di 80.000 euro), sono alcuni dei motivi che hanno portato il Double Express al sold out in pochi giorni e a confermare la posizione di leadership del Private di Intesa Sanpaolo sul mercato primario dei certificati. A tal proposito va segnalato che nello stesso periodo, la stessa emittente ha collocato sulla rete Private due analoghi Double Express, uno legato al titolo Enel che ha esaurito il plafond in poche ore e l’altro scritto sul titolo delle Generali, il cui termine di sottoscrizione è fissato per il 3 marzo ( salvo chiusura anticipata).