IL 2014 PARTE IN LEVA SETTE
Il rally dei mercati azionari viene festeggiato da Unicredit e Société Générale con una doppia emissione di certificati a leva fissa sul FTSE Mib. Per la prima volta a leva 7.
Il 2014 è iniziato a spron battuto sui mercati azionari e i 20.000 punti toccati dall’indice FTSE Mib per la prima volta da luglio 2011, ossia da prima che scoppiasse la crisi dello spread, sono la fotografia di un rally che solamente da inizio anno ha prodotto un’accelerazione di oltre il 10%. La corsa agli acquisti iniziata già nel 2013 ha avuto diversi driver, a partire dall’avvio annunciato del tapering negli Stati Uniti che ha avuto impatto sui rendimenti dei Treasuries e che per la metà dell’anno si stima avrà ripercussioni anche sul Bund, storicamente correlato, con un rendimento atteso del 2,2%. Particolarmente comprati i mercati periferici dell’area Euro, con Madrid che ha ritoccato quota 10500 punti sull’onda della spinta del settore bancario. In questo contesto l’appetito vien mangiando e cresce di giorno in giorno la fiducia nei confronti di un mercato azionario che attende solamente la conferma dei dati macroeconomici per trasformare il rally di breve periodo in un trend di crescita prolungato e sostenibile. Per chi non si accontentasse delle brillanti performance dei listini azionari europei, Unicredit e Société Générale hanno scelto di iniziare il nuovo anno ampliando la gamma di certificati a leva fissa che già nel corso dell’ultimo anno avevano raccolto consensi e riconoscimenti da parte del pubblico degli investitori e dei trader. Approfittando di un allargamento dei limiti consentiti all’utilizzo della leva fissa da Borsa Italiana da 5 a 7, entrambe le emittenti hanno presentato domanda di quotazione e prontamente ottenuto l’autorizzazione a negoziare dei nuovi certificati a leva costante in grado di offrire ancora più sprint all’investimento.
Il debutto dei nuovi certificati a leva fissa con moltiplicatore 7 è avvenuto il 10 gennaio scorso, con la quotazione di 6 Benchmark legati agli indici azionari CAC 40, LevDax e Eurostoxx 50 e ha fatto seguito al lancio di altri 7 Benchmark a leva fissa con moltiplicatore 5 che la stessa Unicredit ha quotato sui medesimi indici più il FTSE Mib. Come per le precedenti emissioni, anche questi nuovi strumenti a leva sono stati ideati per assicurare la massima trasparenza per l’investitore, grazie all’utilizzo di indici a leva sottostanti sistematicamente calcolati da terzi (FTSE, STOXX, Euronext, Deutsche Boerse) che garantiscono una perfetta separazione tra l’agente di calcolo e l’emittente. “Mettere a disposizione Benchmark con un fattore di leva fissa 7 è un primato italiano. Unicredit è stato il primo emittente ad offrirli su DAX, Eurostoxx e CAC40 e dal 17 gennaio anche sul FTSE/MIB. La stessa proattività intendiamo replicarla con un approccio particolarmente competitivo in termini di qualità dei prezzi e di spread. “ Così ha commentato Christophe Grosset , – Direttore dei prodotti listati per l’Italia per Unicredit – aggiungendo come “dopo quasi una settimana di quotazione, oltre il 50% delle transazioni su Eurostoxx, Dax e Cac40 a leva si sono spostate dai Benchmark a Leva 5, già presenti nella nostra gamma ed offerti da altri emittenti, a quelli a leva 7 lanciati da Unicredit”.
LA LEVA FISSA
La leva fissa viene calcolata ogni giorno sulla base del prezzo di chiusura precedente. Non sono previsti meccanismi di marginazione e protezione del capitale e la perdita massima è pari al capitale investito. Per il cosiddetto compounding effect, i nuovi Benchmark a leva 7 si adattano soprattutto a strategie a breve termine in quanto occorre considerare che detenendo il certificato per più giorni, l’interesse composto gioca a favore in caso di un trend di mercato ben delineato e prolungato, mentre è sfavorevole in caso di variazione della tendenza di marcato. Maggiore è la volatilità, minore sarà la replica in leva del certificato e viceversa. Va inoltre considerata l’applicazione di una commissione di gestione pari allo 0,40% per anno e di una commissione di gap (con massimo di 8%). La commissione di gap corrisponde al costo di copertura per limitare il rischio dell’investitore all’ammontare investito in caso di forte ribasso dell’indice di riferimento durante la seduta di borsa. Il costo è calcolato ogni giorno ed è applicato sul valore del certificato.
LEVA 7 ANCHE PER SOCIETE GENERALE
Dopo essere stato l’assoluto pioniere con la quotazione dei primi certificati a leva fissa e avere aperto la strada a questa tipologia di prodotti, Société Générale si conferma in prima linea quotando a partire dal 16 gennaio sul Sedex due nuovi certificati SG FTSE MIB +7x Daily Leverage Certificate e SG FTSE MIB -7x Daily Short Certificate, che replicano su base giornaliera, al lordo dei costi, la performance moltiplicata per +7 (o per -7) dell’indice FTSE MIB TR. “Société Générale è stato il primo emittente a proporre questi innovativi strumenti a leva fissa sul mercato italiano a settembre 2012.- ha affermato Marcello Chelli, Responsabile prodotti quotati di Société Générale in Italia – I nostri due prodotti, con leva giornaliera ±5 sul FTSE MIB, nel 2013, hanno scambiato circa 2,7 miliardi di euro (il +5x) e circa 2,1 miliardi (il -5x) e con questi nuovi strumenti a leva ±7 ci aspettiamo di consolidare la leadership in questo segmento di mercato”.
Nel 2013 la gamma dei certificati a leva fissa giornaliera di SG (composta da 11 strumenti) ha registrato più di 500.000 contratti e scambiato quasi 5 miliardi di euro, con una media giornaliera di circa 20,2 milioni, vale a dire il 32% dell’intero listino Sedex nonché il 52% del mercato dei certificati e quasi l’86% del segmento dei certificati a leva fissa.
Complessivamente, grazie ai due nuovi prodotti quotati da giovedì 16, i certificati a leva fissa giornaliera targati SG salgono a 13 e permettono di prendere posizione su quattro sottostanti: l’indice azionario FTSE MIB (il più utilizzato dai trader italiani), l’Eurostoxx 50 e le materie prime oro e petrolio.