FIAT, CALMA E GESSO
Meno di due settimane dividono il Top Bonus su Fiat dalla sua naturale scadenza. Con un rendimento lordo complessivo dell’1,67% potrebbe far chiudere in bellezza il 2013. Attenzione però ai botti di fine anno.
L’8 dicembre è passato e per molti sta per cominciare un periodo segnato da una lunga serie di scorpacciate che porteranno fino alla Befana, quando il senso di colpa spingerà a trovar rimedio per stringere la cinghia. Una metafora che ben si adatta ai bagordi monetari dell’ultimo anno, all’effetto fisarmonica che si osserva sui principali listini finanziari, ora preda di una fuga di capitali e ora inondati di liquidità. Guardando alle opportunità dell’ultima ora a disposizione degli investitori, per cercare di chiudere in bellezza quest’anno fiacco per la maggior parte, il Top Bonus di Unicredit scritto su Fiat identificato da codice Isin DE000HV8A000 sembra proprio una di quelle scommesse che tanto piace giocare alla fine dell’anno. Prendiamo il titolo automobilistico, ancora listato su Piazza Affari. Con una performance di circa il 50% da inizio anno, in linea con i principali player dell’area euro, ha concesso più di un motivo per brindare ai propri azionisti. Ancora meglio è andata a coloro che, in vista di un viaggio in bassa stagione, avessero deciso di liquidare la posizione sui massimi di inizio anno a 6,53 euro, con un rialzo di 100 punti percentuali tondi dai minimi di maggio 2012 a 3,25 euro. Troppa forza cara Fiat! E infatti qualche ingranaggio della motrice sembra aver cominciato a vacillare nell’ultimo trimestre 2013, riportando il titolo automobilistico ai 5,43 euro rilevati nella giornata del 9 dicembre. Come mostra il grafico in pagina, bucate al ribasso tanto la media a 20 che quella a 50 giorni, sembra delinearsi un’intonazione sempre più negativa, che verrà confermata tuttavia solo dalla rottura della trendline rialzista di lungo periodo che transiterà in area 5,20 euro entro la fine del mese. Il 38,2% del ritracciamento di Fibonacci, posto sui 5,29 euro rappresenterà tuttavia un’importante soglia intermedia. Questione di centesimi, gli stessi a cui si aggrappa la succulenta opportunità offerta dal Top Bonus di Unicredit. Con scadenza fissata al prossimo 20 dicembre basterà infatti che Fiat non scenda al di sotto dei 5,04 euro per ottenere un rendimento di brevissimo dell’1,67%. Prima di valutare il costo opportunità dell’operazione, guardiamo al funzionamento del prodotto. Rilevato uno strike a 5,60 euro e la barriera al rispettivo 90%, il certificato riconoscerà alla data finale un importo pari a 116 euro ogni 100 di nominale qualora il prezzo di chiusura ufficiale di Fiat alla data di valutazione ( 19 dicembre 2013) sarà pari ad almeno il livello barriera. In caso contrario il rimborso replicherà linearmente la performance del sottostante dallo strike. Tenuto conto di un prezzo ask pari a 114,10 euro al quale è esposto il Top Bonus nella giornata del 9 dicembre, se Fiat terrà la soglia dei 5,04 euro dai 5,43 correnti, il rimborso di capitale nominale e premio equivarrà ad un rendimento su base annua di oltre il 54%. In caso contrario, tenuto conto di un rimborso massimo inferiore a 90 euro, la perdita minima sarà di oltre 21 punti percentuali. Un gioco troppo pericoloso visti i due scenari. Andando quindi a pesare le probabilità attraverso l’indicatore CED|Probability, l’evento barriera è dato al 15,4%. Il rendimento medio atteso, in caso di rimborso minimo di 90 euro, rimane comunque negativo. Troppo rischioso secondo i calcoli matematici, molto più probabile secondo gli indicatori tecnici. Calma e gesso, a voi la scelta.