UN ANNO DI CEDLAB
Tra ricco trackrecord e censimento dinamico di tutti i certificati quotati sul mercato italiano, ripercorriamo le funzionalità e i traguardi raggiunti dalla prima piattaforma analitica dedicata ai certificati.
Tempo di bilanci. E’ trascorso poco meno di un anno dalla “release” ufficiale, in concomitanza con l’ITF di Rimini tenutosi lo scorso 18-19 maggio, e per il Certificate Journal è giunto il momento di tracciare un bilancio dei primi dodici mesi di attività del CedLAB, il laboratorio dei certificati quotati da cui nascono le migliori idee analizzate nella rubrica del Certificato della Settimana e prendono forma le strategie proposte e descritte a vario titolo attraverso le pagine del settimanale. L’appuntamento fisso con le “Idee dal CedLAB”, già fotografa puntualmente la sorprendente scalata del trackrecord delle opportunità, indubbiamente uno dei servizi maggiormente apprezzati dagli utenti, che riescono così ad ottenere delle indicazioni pratiche ed operative altrimenti difficilmente individuabili senza un’adeguata selezione tra gli oltre 1700 strumenti in circolazione sui due mercati secondari su cui vengono quotati i certificati ( il Sedex di Borsa Italiana e il Cert-X di EuroTLX). Ma con questo speciale approfondimento, ripercorreremo le tappe salienti che hanno caratterizzato l’attività del CedLAB dal 30 aprile 2012 e fisseremo le principali funzionalità messe a disposizione dal laboratorio.
OPPORTUNITA’, UNA STORIA DI SUCCESSO
Numeri alla mano, a fronte di uno scenario finanziario mondiale in permanente stato d’incertezza, tra strappi e correzioni dei listini europei, lo storico di un ipotetico portafoglio dal valore di partenza pari a 10000 euro, segna ad oggi un rendimento complessivo cumulato pari all’83,94%, ovvero al 39,33% su base annua, frutto di 49 operazioni individuate mediante l’analisi dinamica quotidiana di tutti i certificati quotati sul mercato italiano. Una media di più di quattro opportunità al mese, oltre una a settimana, caratterizzate in larga parte da un orizzonte temporale di investimento richiesto inferiore ai 10 giorni. Analizzando più a fondo lo storico delle operazioni, si evidenzia che considerando anche i giorni di effettiva indisponibilità del capitale, pari generalmente a 5 gg lavorativi successivi alla data di scadenza, la durata media è pari a 16 giorni, un tempo assai ridotto che ha consentito di puntare più al contenimento del rischio che alla massimizzazione del rendimento. Sebbene tale considerazione possa apparire azzardata, in virtù di un rendimento superiore all’80%, è necessario rapportare le caratteristiche dei prodotti a cui il CedLAB fa riferimento, in gran parte a capitale protetto condizionato di tipo Bonus o Express, con i rischi derivanti dal più classico degli “eventi barriera”, che costringe l’investimento a sopportare integralmente, se non in misura più che proporzionale, il rischio azionario. Per questo motivo, il processo di selezione e generazione delle opportunità tende sovente a privilegiare certificati dal rendimento assoluto contenuto, conseguibile tuttavia nell’arco di pochi giorni in modo da far lievitare il rendimento annualizzato ben oltre il 20%, che però abbiano elevate probabilità di riuscita.
Il range è tuttavia molto ampio, con un minimo dato dall’operazione intraday effettuata sull’Athena Plus scritta su Fiat (NL0010017612) fino ad un massimo di 108 giorni richiesti per il Fast Bonus scritto su Generali (XS0672414876). Al bilancio di 48 trade archiviati con segno positivo, ed uno con segno negativo, si aggiungono tre opportunità non ancora concluse.
Athena Relax su Enel di BNP Paribas (NL0010065702)
Mancato il rimborso anticipato lo scorso 18 marzo in virtù di un prezzo di chiusura di Enel inferiore ai 2,86 euro dello strike, il certificato ha staccato la cedola di 5,25 euro proseguendo in quotazione fino alla prossima data autocallable del 17 marzo 2014, con un rimborso potenziale di 110 euro. Acquistato a 103,15 euro a 6 giorni dalla rilevazione con un valore di Enel pari a 2,836 euro, in data 4 aprile, il certificato è esposto in denaro a 94,10 euro a fronte di un valore di Enel pari a 2,564 euro. Il ribasso complessivo sul sottostante è stato pertanto pari al 9,6%, mentre il saldo complessivo sul certificato, tenuto conto della cedola, è attualmente pari al -3,7% .
Autocallable Step Plus sul FTSE Mib di Banca Aletti (IT0004800808)
Mancato il rimborso anticipato di 114 euro ogni 100 di nominale lo scorso 22 marzo in virtù di un livello di apertura del FTSE Mib inferiore a 16389,74 punti, il certificato guarda ora dritto alla scadenza del prossimo 23 settembre per il conseguimento di un coupon finale di 121 euro o di una cedola plus di 7 euro che andrà a maggiorare il nominale in caso di mancato superamento dello strike e di mancata violazione della barriera posta a 11472,82 punti. Tenuto conto di un prezzo d’acquisto indicato all’epoca del lancio dell’opportunità pari a 100,30 euro, a fronte di un valore dell’indice pari a 15980 punti, il certificato è esposto in denaro a 104,10 euro mentre l’indice italiano, a quota 15352 punti sconta un ribasso dal valore di rilevazione pari a 3,9 punti percentuali, per un saldo a evidente appannaggio del certificato.
Express su Oro di Deutsche Bank (DE000DE2LYL0)
Ha fallito per un soffio l’aggancio al rimborso anticipato lo scorso 24 gennaio. Il certificato procederà quindi verso la rilevazione del 24 gennaio 2014 dove al rispetto dei 1675,50 dollari potrà corrispondere un rimborso anticipato di 114 euro. Per un fixing dell’oro pari a 1675 dollari in data 10 gennaio il certificato era stato acquistato ad un ipotetico valore pari a 103,80 euro. Al 4 aprile, con un prezzo bid pari a 99,95 euro, il certificato registra un saldo negativo del 3,7% a fronte di un ribasso dell’oro pari a circa 100 dollari.
Tornando invece all’analisi del trackrecord dell’ipotetico portafoglio CedLAB, si osserva come la maggior parte delle operazioni si sia concentrata su certificati vicini ad una data di rilevazione anticipata o alla scadenza e come in alcuni casi si sia ottenuto un profitto da un mancato allineamento delle quotazioni al fair value del prodotto strutturato, come nel caso dell’Open End sul FTSE Mib Short Strategy (DE000HV8F0L9), certificato Benchmark senza scadenza a replica lineare del sottostante. Dopo 39 giorni di assoluta immobilità durante i quali il sottostante si è reso protagonista di sostanziose escursioni, il ritorno del market maker ha permesso di chiudere l’operazione suggerita. In particolare la chiusura a 0,962 dei certificati acquistati a 0,908 euro e la vendita della copertura del FTSE Mib, pari a 1 Mini Future ogni 20.000 certificati, a 15655 punti ( dai 16360 dell’apertura) ha consentito di ottenere una plusvalenza netta dell’1,75%. Altra caratteristica prevalente tra le operazioni è la natura speculativa. A fronte di una durata media di 16 giorni, numerosi sono i trade che prospettavano un impegno temporale di investimento inferiore a 5 giorni e solo in pochi casi questi hanno subito uno slittamento consistente per effetto delle avverse condizioni del mercato. Un esempio è il Fast Bonus su Generali di ING Bank (XS0672414876). Segnalato per un acquisto a 1068 euro il 21 settembre scorso in ottica di rimborso anticipato 4 giorni dopo, per effetto della mancata verifica delle condizioni necessarie al rimborso, solamente il 7 gennaio ha raggiunto un prezzo tale da consentire la chiusura della posizione con largo anticipo sulla successiva data di rilevazione del 23 settembre 2013. In particolare, il bid del market maker a 1144,25 euro ha consentito di generare una plusvalenza del 7,14% in 108 giorni di investimento, per un rendimento su base annua del 24,13%, circa il doppio del rendimento annualizzato in caso di mantenimento della posizione.
LA TABELLA SOTTO 100
Ma alle opportunità, il CedLAB affianca un gran numero di funzionalità di analisi dinamica dei certificati quotati. Una di queste, particolarmente cara agli utenti del sito certificatiederivati.it, è la tabella dei SOTTO 100 presente nellahome page della piattaforma, in cui trovano posto, ordinati in base al rendimento annuo, quei certificati a capitale protetto scambiati al di sotto del rimborso minimo garantito, come l’Equity Protection Cap (XS06059682) in scadenza il 7 aprile 2014, primo della lista in data 4 aprile. In virtù di un rimborso minimo garantito di 1000 euro rispetto al prezzo lettera pari a 965 euro, riconosce un rendimento minimo del 3,54%. Da considerare tuttavia che il market maker è assente dal book dallo scorso 28 marzo.
BONUS DISCRETA E CONTINUA
Nelle tabelle dedicate rispettivamente ai Bonus con barriera valida unicamente a scadenza o in continua, si ha la possibilità di visualizzare proposte disponibili sul mercato italiano ordinate in base a differenti criteri quali l’upside potenziale o le probabilità di mancato evento knock out a scadenza. Di tutto il paniere, la ricerca si concentra sui primi 50 certificati ritenuti migliori in termini di profilo di rischio e rendimento secondo un parametro proprietario che tiene in considerazione anche la durata residua del certificato. Secondo l’indicatore, un certificato di tipo Bonus con barriera continua da tenere a monitor è il Bonus Cap scritto sul FTSE Mib (NL0009525815) in scadenza il prossimo 19 luglio. Se l’indice di Piazza Affari non avrà mai rilevato ad un valore pari o inferiore a 11992,79 punti, il rimborso di 115 euro riconoscerà un rendimento del 7,58% rispetto all’ultimo prezzo di riferimento rilevato pari a 106,90 euro.
PORTAFOGLIO E ANALISI DI SCENARIO
Benchè CedLAB si presenti come piattaforma non operativa, una funzione che ha riscosso particolare successo tra gli utenti è stata la sezione Portafoglio nella quale è possibile simulare in toto l’acquisto del certificato, con profit & loss giornaliero sia a livello aggregato che singolo. L’inclusione di uno strumento all’interno della lista titoli permette inoltre di ricevere comunicazione tempestiva ( aggiornamento su base giornaliera in base ai prezzi di chiusura), sia dell’eventuale evento knock out nonché dell’aumento del rischio rottura barriera per un margine del 5% e del 2%. Stessa notifica in caso di inserimento di un Isin all’interno di una Watchlist, mentre per tutti i certificati con sottostante differente da un basket è possibile visualizzare l’analisi di scenario a scadenza nell’apposita scheda rispetto a variazioni del sottostante, funzione particolarmente apprezzata dagli investitori alla ricerca di strumenti di tipo “recovery”, ideali per un recupero accelerato delle perdite.