IDEE DAL CEDLAB
Tensione alle stelle dopo il voto. Tante opportunità sui certificati Express di prossima rilevazione.
Alla vigilia elettorale i timori degli investitori internazionali erano evidentemente fondati. L’ingovernabilità del paese ha fatto riaffiorare il sentimento di sfiducia nei confronti della classe politica da parte degli osservatori e gli effetti sono stati immediatamente avvertiti con un balzo dello spread sul decennale tedesco e un profondo declino del listino di Piazza Affari. Pesante il bilancio per alcuni certificati con barriera, perlopiù scritti su sottostanti del settore delle telecomunicazioni e finanziario, che sulla scia del sell off dell’apertura del martedì hanno subito l’evento knock out. Più di un’opportunità si è venuta però a creare sull’onda emotiva dei ribassi, in particolare sui certificati a rilevazione anticipata e su quelli caratterizzati da facoltà short. Tra le frecce all’arco del CedLAB, si segnalano questa settimana tre brillanti operazioni condotte a termine nonostante l’alta tensione che ha coinvolto i mercati. Una ha riguardato lo Sprint Cap sull’indice americano S&P500, rimborsato nella misura massima conseguibile grazie all’ampio buffer sul livello cap. Una seconda opportunità è stata rilevata su un Express legato all’indice Eurostoxx 50, che pur potendo contare su un margine sulla barriera non particolarmente sostanzioso, è riuscito a staccare il biglietto per il rimborso anticipato. Infine, soddisfazioni sono arrivate anche da un classico Open End agganciato all’indice FTSE Mib Short Strategy.
Sprint su S&P500 – rimborso massimo
Ha calcato le scene del CedLAB fino all’ultimo giorno di negoziazione al Sedex, lo Sprint Cap di BNP Paribas, identificato da codice Isin NL0009421809, che alla scadenza del 25 febbraio ha rimborsato un importo pari a 1240 euro, ovvero il massimo liquidabile per effetto del cap. All’emissione, il certificato prevedeva infatti il rimborso dei 1000 euro nominali maggiorati del triplo della performance dell’indice americano S&P 500 calcolata dal valore iniziale pari a 1319,88 punti. In caso di rilevazione a scadenza inferiore al valore iniziale avrebbe riconosciuto invece il nominale diminuito della performance effettiva, senza alcuna leva. Quotato nel suo ultimo giorno di contrattazione con un prezzo lettera compreso tra 1230 e 1234 euro, a fronte di un valore di S&P 500 pari a 1519 punti, per un buffer del 6,16% sul livello cap, il certificato ha offerto pertanto un rendimento potenziale tra 0,74 e 0,48% in sette giorni per valori dell’indice a scadenza non inferiori a 1425,47 punti, corrispondenti al 108% dello strike iniziale ovvero a 1240 euro di cap.