COMMODITY: ASSET IMPRESCINDIBILE
L’importanza dei metalli preziosi all’interno di un portafoglio ben diversificato. Focus sull’ultimo Express su Basket di metalli targato Deutsche Bank
Come spesso si dice senza talvolta affidargli il giusto peso, l’importanza di un’attenta diversificazione rappresenta una delle chiavi di successo di un portafoglio d’investimento sebbene nell’ultimo biennio, la volatilità sui mercati in scia soprattutto all’imprevedibilità di questi ultimi, ha smontato di fatto tutte le principali correlazioni, rendendo il processo di minimizzazione del rischio di mercato sempre meno codificato.
In ogni caso, una strategia d’investimento concentrata su un singolo mercato o strumento finanziario,in quanto eccessivamente esposta ad un’unica fonte di rischio, risulta sempre meno preferibile alla composizione di un portafoglio con asset diversificati, volto a ridurre il rischio di mercato e a incrementare le opportunità d’investimento, contribuendo a fornire stabilità alle performance.
I livelli di diversificazione sono molteplici. All’interno di uno stesso mercato, ad esempio azionario, si potrà ottenere acquistando titoli appartenenti a comparti differenti. Un altro livello, il più importante, compete invece alla natura degli asset, ed è rappresentato dalla ripartizione dell’investimento su più mercati, intesi come molteplici classi di investimento. In tale ambito il comparto delle commodity riveste un ruolo fondamentale. Al suo interno, volendo ricercare gli strumenti dotati di maggior decorrelazione rispetto all’azionario, risulta particolarmente significativo il comparto dei metalli preziosi, beni rifugio per eccellenza.
Per tale ragione, il Punto Tecnico di questa settimana analizzerà nel dettaglio il nuovo Express targato Deutsche Bank scritto su un basket di metalli, strumento non solo idoneo alla diversificazione di portafoglio ma anche dotato di quella flessibilità che contraddistingue tipicamente tale tipologia di struttura.
Prima di scendere nel dettaglio delle caratteristiche del certificato, effettuiamo una panoramica sulla performance dei vari comparti di mercato lungo l’ultimo biennio per verificare se sia apprezzabile o meno la decorrelazione.
Guardando al primo grafico presente in pagina, nel corso del biennio 2011-2013 il benchmark di riferimento del mercato borsistico europeo (Eurostoxx 50 – linea blu) ha registrato una performance negativa dell’8% circa. A fronte di ciò siamo andati ad analizzare diversi comparti settoriali riferibili direttamente ai metalli preziosi.
L’indice settoriale di riferimento a livello mondiale, ovvero l’S&P Precious Metals (linea nera), ha messo a segno nel medesimo periodo una performance positiva del 21,57%, spinto dal rialzo dell’oro (linea arancio), capace di registrare un incremento di ben 25,38 punti percentuali. Diverso il discorso qualora l’investitore avesse deciso di diversificare il proprio portafoglio inserendo asset azionari, riferibili solo indirettamente al comparto dei metalli preziosi in senso fisico. Uno tra gli indici più rappresentativi delle aziende il cui core business è riferibile a tale asset class, ovvero il Nyse Arca Gold Bugs Index (linea rossa) relativo all’oro, ha registrato una perdita addirittura superiore all’indice azionario di riferimento (-20% circa). Per ultimo, a completare il panorama del mercato, il generico CRB Commodity Index (linea verde), segna un decremento pari a circa il 9%.
Soffermiamoci ora sul paniere sottostante all’Express dell’emittente teutonica. Composto da oro, argento e palladio, si nota come questi si trovino in un trend di apprezzamento costante che perdura ormai da diversi anni. Numeri alla mano, nel corso dell’ultimo quinquennio hanno sostanzialmente raddoppiato i rispettivi prezzi, caratterizzandosi per una correlazione molto alta tra loro (pari a circa 0,65).
EXPRESS: LE CARATTERISTICHE
Concluso il quadro di mercato e compresa l’importanza della presenza del comparto dei preziosi all’interno di un portafoglio sufficientemente diversificato, scendiamo ora nel dettaglio dell’ultima proposta targata Deutsche Bank ( codice Isin DE000DX3Y615). In linea con quanto proposto con gli Express di ultima generazione, tale struttura presenta indubbi pregi. I sottostanti fortemente correlati giocano sicuramente a favore del basket che si presenta con una scadenza complessiva di cinque anni, richiamabile però anticipatamente di anno in anno con un coupon a memoria dell’8% qualora, nelle date prestabilite, tutti i sottostanti si trovino contemporaneamente almeno al livello iniziale. Se invece si dovesse arrivare a scadenza, due sono gli scenari di rimborso. Il trigger per l’erogazione del coupon complessivo pari a 40 euro, sarà condizionato direttamente dalla tenuta del livello barriera di ciascun asset sottostante, ovvero al 70% dei rispettivi strike iniziali. Diversamente, qualora anche solo uno dei componenti dovesse trovarsi al di sotto di tale soglia, il rimborso a scadenza seguirà le sorti del peggiore, al pari di un investimento diretto nello stesso.
Analizzato il payoff, per ultimo è doveroso far riferimento alle probabilità di riuscita dell’investimento. Come di consueto ci muoveremo su due distinti binari, ovvero guardando l’andamento delle rispettive curve forward e dal calcolo delle probabilità per tramite delle Monte Carlo Simulation.
In merito al primo strumento di analisi, si ricorda come le curve forward esprimano alla data odierna le attese del mercato circa l’evoluzione futura dei prezzi. Osservando gli scenari fino al 2016, i prezzi attesi risultano sostanzialmente stabili intorno ai correnti livelli, aumentando di fatto le possibilità che in una delle date di rilevazione annuali, il certificato possa venir richiamato anticipatamente.
Infine, facendo riferimento al CED|Probability, calcolato simulando 5000 sentieri stocastici di prezzo (iterazioni), che incorporassero la matrice di correlazione dei tre sottostanti, si è osservato in quante occasioni la condizione idonea al rimborso anticipato (trigger pari al 100% dello strike) sia stata verificata contemporaneamente. Tale probabilità è pari al 47% dopo il primo anno, successivamente la probabilità condizionata, ovvero in grado di tener conto che alla data di rilevazione precedente non si siano verificate le condizioni per il rimborso anticipato, è pari sostanzialmente 27% al secondo anno, al terzo ed al quarto.
Lo scenario a scadenza, invece, vincolato alla contemporanea tenuta del livello barriera per ogni singola commodity, è pari al 40%, tenuto conto delle correnti condizioni del mercato.