ECCO IL CALENDARIO DEI CERTIFICATI PER IL NUOVO ANNO
Il FTSE Mib che non ti aspetti, quello che fino a pochi mesi fa sembrava destinato a quotare sotto i 10.000 punti, l’indice da cui stare alla larga per l’eccessiva concentrazione di titoli del settore finanziario e per la scarsa attrattività causata dalla poca credibilità internazionale della propria classe politica, ha aperto il 2013 con travolgente ottimismo. In sole sei sedute sono stati oltre 1000 i punti di rialzo messi a segno grazie all’apporto determinante dei titoli del comparto bancario, Unicredit in testa, un rally che ha permesso la rottura della lunga congestione che durava dall’estate e che ha spinto le quotazioni oltre i massimi del 2012. Una fiducia riconquistata principalmente dai Titoli di Stato, con lo spread tra Bund e BTP che ha raggiunto all’alba del 2013 la soglia target indicata da Monti, sconfessando quanti temevano che le dimissioni annunciate dal professore potessero far ripiombare il Bel Paese nelle feroci mani della speculazione. E invece, a conferma che i mercati sono talvolta indecifrabili e che spesso amano stupire , ecco che l’Italia ha aperto l’anno con un passo insostenibile per i restanti listini azionari del Vecchio Continente, ponendo così le basi per un auspicato recupero più solido e duraturo. Nel tentativo di anticipare il trend, il Calendario dei Certificati si propone come di consueto nel primo appuntamento annuale del Certificate Journal con una ricca rappresentanza di emissioni legate all’indice di Piazza Affari, molte delle quali caratterizzate da elevati upside conseguibili in caso di allungo oltre i 18.000 punti e barriere a ridosso dei minimi dello scorso luglio. Il certificato selezionato per la copertina di gennaio, un Express sull’oro, è doppiamente protagonista di questo numero del CJ, con un’analisi approfondita proposta nel Certificato della Settimana. Non mi resta che augurarvi un buon 2013.