TWIN WIN CONTROCORRENTE
Continua la corsa agli acquisti sul FTSE Mib ma si avvicinano le resistenze importanti. L’evoluzione è da seguire con un Up&Up di Banca Aletti.
Con l’ultima accelerazione innescata dall’annuncio dello stanziamento da parte dell’Eurogruppo, attraverso il fondo pubblico Frob, di 39,5 miliardi a favore della ricapitalizzazione delle banche spagnole, l’indice FTSE Mib, notoriamente bancocentrico, ha recuperato l’area dei 16000 punti abbandonata a metà ottobre. L’intonazione grafica rimane dunque saldamente rialzista, anche se a ben vedere, l’indice di Piazza Affari è piuttosto inserito in un canale laterale di breve, venutosi a formare dopo il rally agostano, e in un più ampio canale ribassista che da settembre 2011 ne ha contenuto le quotazioni generando un nuovo minimo a ridosso dei 12300 punti lo scorso luglio ma non un nuovo massimo. L’incrocio di più aree di resistenza tra i 16200 e i 16500 punti potrebbe alimentare il ritorno della pressione in vendita, sebbene la pausa di consolidamento evidenziata graficamente dal canale ribassista in giallo possa far propendere per una prosecuzione del trend di recupero dai minimi estivi con target naturale, supportato da un testa spalle di breve, in area 17000 punti. Al di la di ciò che può suggerire l’analisi tecnica, la politica monetaria dalla cassa di risonanza particolarmente invadente consiglia di guardare a ciò che il segmento dei certificati offre per affrontare l’andamento dei prossimi mesi con qualche opzione in più rispetto alla semplice replica lineare. A tale proposito presentiamo l’Up&Up di Banca Aletti scritto sul FTSE Mib, scambiato sul Sedex di Borsa Italiana con codice Isin IT0004481849.
Vediamone il funzionamento. Appartenente alla tipologia Twin Win, il certificato si caratterizza per uno strike a 19098 punti indice e una barriera pari al suo 50%, ovvero 9549 punti. Alla scadenza del 30 aprile 2013, se il prezzo di chiusura dell’indice sottostante non avrà mai toccato la soglia invalidante saranno due i possibili scenari di payoff: se il valore di apertura del FTSE Mib sarà superiore allo strike, il rimborso replicherà il rialzo dell’indice con una partecipazione in leva pari a 1,18; in caso contrario invece, l’importo ricevuto sarà equivalente alla performance assoluta dell’indice rispetto al valore iniziale ribaltata però in positivo. Per fare un esempio, qualora il valore finale del sottostante fosse pari ai correnti 16089 punti, per un ribasso del 15,76% dallo strike, il rimborso sarebbe pari a 115,76 euro. Se invece lungo la durata residua dovesse verificarsi l’evento knock out, si verificherebbe la perdita automatica della possibilità di ottenere un profitto anche per valori dell’indice inferiori a quello iniziale e il rimborso a scadenza sarebbe equivalente alla performance effettiva del sottostante.
Passando alle condizioni correnti di negoziazione, a fronte di un rimborso teorico a scadenza di 115,76 euro, il certificato è esposto in lettera a 112,45 euro, con uno sconto del 2,94%. Se la durata residua di cinque mesi giustifica tale margine, la sua ampiezza è troppo modesta per poter impostare una copertura. In virtù, infatti, di un valore dell’indice inferiore allo strike e di un prezzo del certificato sopra la pari, un proseguimento del rialzo dell’indice comporterà una progressiva riduzione del rimborso teorico e quindi del prezzo del certificato. Per fornire un esempio, sulla base delle condizioni correnti basterebbe un rialzo del 3,92%, ovvero un valore dell’indice a scadenza pari a 16720,30 per vanificare lo sconto.
In caso tuttavia di mancato break delle resistenze poste in vario ordine tra i 16200 e i 17100 punti, un incremento della volatilità compenserebbe l’eventuale minor tempo residuo e permetterebbe di ottenere un beneficio dalla correzione del sottostante grazie ad un ingresso a sconto rispetto al rimborso teorico. Da notare tuttavia come alle condizioni correnti, un’analisi di scenario intermedia del valore del certificato segnali come le possibilità di ottenere un rendimento positivo in caso di correzione di breve periodo dai valori correnti siano frenate dalla durata residua.