DISTRICARSI NELLA CRISI EUROPEA
Dal salvataggio del Portogallo al cosiddetto Spainout, come è stato ribattezzato il piano straordinario da 100 miliardi lanciato in soccorso delle banche spagnole, passando per i due distinti interventi in favore di Irlanda e Grecia, l’UE attraverso il fondo EFSF ha già stanziato una cifra vicina ai 450 miliardi di euro. Nonostante questo, i mercati continuano a mostrarsi scettici nei confronti delle misure adottate dall’Eurogruppo e, dopo aver accantonato temporaneamente i timori riguardanti la Spagna, hanno iniziato a dedicare scrupolose attenzioni al nostro mercato, sempre più fragile e pericolante, dati i livelli minimi del 2009 ormai a tiro del FTSE Mib. Meglio si sta comportando, in questo particolare frangente, il paniere delle blue chip dell’area Euro, ancora al di sopra dei 2140 punti e tra gli indici più performanti a livello europeo da inizio mese. Dall’andamento dell’Eurostoxx 50 dipenderà il destino di uno dei certificati più trattati della storia del Sedex ( segmento Investment Certificates), quel Bonus 144 che già in molte occasioni ha occupato le prime pagine del nostro settimanale. A nove mesi dalla scadenza, per l’elevatissimo delta e per il ricco upside, torniamo a parlarne nel Certificato della Settimana. In fatto di upside potenziali da far strabuzzare gli occhi, il nuovo Express di Deutsche Bank non ha nulla da farsi invidiare, dati i 96 punti percentuali di guadagno promessi nei prossimi due anni a patto che Unicredit e Intesa Sanpaolo, i due titoli del basket, non perdano terreno. Inoltre, grazie alle date di rilevazione, un profitto del 24% in sei mesi potrà essere ottenuto alla medesima condizione. Condizione che appare più alla portata, almeno stando alla capacità di tenuta dimostrata finora, dell’Autocallable di Barclays sul settore del lusso, analizzato per voi nel Focus Nuova emissione